3 Marzo. Giornata internazionale "Ear Care"
Oggi 3 Marzo ricorre la giornata internazionale per la cura dell'udito.
Nell'ambito delle sue campagne di prevenzione l'OMS ha pubblicato lo scorso28 febbraio la scheda riguardante i problemi uditivi: si stima che circa il 5% della popolazione mondiale presenti una riduzione dell'udito e che circa la metà di queste persone potrebbe evitare tali disturbi in presenza di adeguata prevenzione e cura. La perdita di udito attualmente è invalidante per 360 milioni di persone, con la maggiore prevalenza della casistica nelle zone asiatiche sul Pacifico, nell'Asia meridionale e nell'Africa sub Sahariana.
La causa più frequente di riduzione uditiva è rappresentata dalle infezioni dell'orecchio non curate ed inoltre da alcune malattie prevenibili con le campagne vaccinali, quali rosolia, meningite, morbillo e parotite.
Come si diceva, almeno la metà di tutti i casi sarebbero evitabili con la semplice prevenzione primaria, ivi inclusa la riduzione dell'inquinamento acustico, ma anche laddove la perdita uditiva si sia ormai instaurata, potrebbero essere ottenuti benefici con l'utilizzo di apparecchi acustici.
Le protesi acustiche tuttavia spesso non sono facilmente accettate e si calcola che le protesi attualmente in uso a livello globale coprano soltanto il 10% del fabbisogno degli individui ipoudenti.
Le cause più frequenti di deficit uditivo congenito sono: rosolia, sifilide o altre infezioni in gravidanza, basso peso o asfissia alla nascita, farmaci ototossici ed infine grave ittero neonatale.
Tra le più comuni cause acquisite vi sono: alcune malattie infettive (meningite, morbillo e parotite) otiti medie ed infezioni croniche dell'orecchio, farmaci ototossici, traumi cranici, eccessiva esposizione al rumore, degenerazione legata all'età (presbiacusia) ed infine presenza di corpi estranei che ostruiscono il canale uditivo.
La perdita totale o parziale dell'udito comporta rilevanti difficoltà comunicative e conseguente esclusione ed emarginazione, configurando una reale situazione di handicap.
La campagna preventiva prevede diffusione dei vaccini, riduzione dell'inquinamento acustico e della esposizione ad ambienti rumorosi, eliminazione o stretto monitoraggio nell'uso di farmaci potenzialmente ototossici.
Attualmente solo un numero limitato degli stati membri ha aderito ai programmi di prevenzione OMS.
Nell'ambito delle sue campagne di prevenzione l'OMS ha pubblicato lo scorso28 febbraio la scheda riguardante i problemi uditivi: si stima che circa il 5% della popolazione mondiale presenti una riduzione dell'udito e che circa la metà di queste persone potrebbe evitare tali disturbi in presenza di adeguata prevenzione e cura. La perdita di udito attualmente è invalidante per 360 milioni di persone, con la maggiore prevalenza della casistica nelle zone asiatiche sul Pacifico, nell'Asia meridionale e nell'Africa sub Sahariana.
La causa più frequente di riduzione uditiva è rappresentata dalle infezioni dell'orecchio non curate ed inoltre da alcune malattie prevenibili con le campagne vaccinali, quali rosolia, meningite, morbillo e parotite.
Come si diceva, almeno la metà di tutti i casi sarebbero evitabili con la semplice prevenzione primaria, ivi inclusa la riduzione dell'inquinamento acustico, ma anche laddove la perdita uditiva si sia ormai instaurata, potrebbero essere ottenuti benefici con l'utilizzo di apparecchi acustici.
Le protesi acustiche tuttavia spesso non sono facilmente accettate e si calcola che le protesi attualmente in uso a livello globale coprano soltanto il 10% del fabbisogno degli individui ipoudenti.
Le cause più frequenti di deficit uditivo congenito sono: rosolia, sifilide o altre infezioni in gravidanza, basso peso o asfissia alla nascita, farmaci ototossici ed infine grave ittero neonatale.
Tra le più comuni cause acquisite vi sono: alcune malattie infettive (meningite, morbillo e parotite) otiti medie ed infezioni croniche dell'orecchio, farmaci ototossici, traumi cranici, eccessiva esposizione al rumore, degenerazione legata all'età (presbiacusia) ed infine presenza di corpi estranei che ostruiscono il canale uditivo.
La perdita totale o parziale dell'udito comporta rilevanti difficoltà comunicative e conseguente esclusione ed emarginazione, configurando una reale situazione di handicap.
La campagna preventiva prevede diffusione dei vaccini, riduzione dell'inquinamento acustico e della esposizione ad ambienti rumorosi, eliminazione o stretto monitoraggio nell'uso di farmaci potenzialmente ototossici.
Attualmente solo un numero limitato degli stati membri ha aderito ai programmi di prevenzione OMS.
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