Il buono e il cattivo della rete
Oggi, leggiucchiando qua e là le notizie in rete, mi hanno fatto riflettere in particolare due brevi articoli, il primo dell'Ansa nel quale si spiega come sia stato possibile individuare, grazie all'aiuto della rete, una sindrome rara non ancora conosciuta, collezionando ben otto casi simili nel giro di pochi mesi.
Il primo caso individuato riguardava una bimba con una anomalia delle ghiandole lacrimali associata ad un ritardo di sviluppo, disturbi motori e degenerazione epatica. Gli esami genetici mettevano in evidenza alcune mutazioni sospette, ma trattandosi di un primo caso, non era possibile stabilire quale di queste fosse effettivamente il disgenetismo responsabile della sindrome.
Proprio grazie alla estensione ed alla velocità della rete si è invece riusciti ad entrare in contatto con altri genitori i cui figli presentavano sintomi analoghi e poi da qui il messaggio è rimbalzato da una parte all'altra del mondo e sono stati rapidamente individuati un totale di otto casi simili: le analisi del DNA sugli otto bambini affetti hanno consentito l'individuazione dell'unica mutazione responsabile del quadro sindromico. Trovare otto casi di una sindrome rarissima in breve tempo sarebbe stato impossibile senza internet.
La seconda notizia spulciata su rainews riguarda il congresso che si tiene a Milano oggi e domani, patrocinato dalla Commissione Europea e centrato sulle dipendenze indotte dalla diffusione dei mezzi di comunicazione telematica, come la sindrome di hikikomori ed altre patologie simili, che oggi rappresentano una forma emergente e sempre più diffusa di dipendenza. La problematica in tutti i suoi risvolti, inclusi il cyberbullismo ed il gioco d'azzardo verrà analizzata nel corso del congresso con l'obiettivo di elaborare percorsi e strategie utili alla cura ed alla prevenzione.
Ecco una dimostrazione pratica del fatto che la rete in sé non è buona (soprattutto) e neanche cattiva, non è che uno strumento che ciascuno può usare secondo le proprie attitudini, interessi e caratteristiche: particolare attenzione andrebbe posta sui minori (non date le forbici in mano ai bambini: potrebbero non riuscire ad usarle correttamente, né a valutarne la pericolosità potenziale e mettersi a correre con le forbici in mano) e sulle persone emotivamente fragili o in situazione di disagio psichico (non date le forbici in mano ad una persona molto depressa o impulsiva ed agitata).
Molti problemi sono probabilmente legati al fatto che la maggior parte della gente e degli adulti di oggi ancora non conosce abbastanza a fondo lo strumento e tende a sottovalutare i comportamenti a rischio ...
Il primo caso individuato riguardava una bimba con una anomalia delle ghiandole lacrimali associata ad un ritardo di sviluppo, disturbi motori e degenerazione epatica. Gli esami genetici mettevano in evidenza alcune mutazioni sospette, ma trattandosi di un primo caso, non era possibile stabilire quale di queste fosse effettivamente il disgenetismo responsabile della sindrome.
Proprio grazie alla estensione ed alla velocità della rete si è invece riusciti ad entrare in contatto con altri genitori i cui figli presentavano sintomi analoghi e poi da qui il messaggio è rimbalzato da una parte all'altra del mondo e sono stati rapidamente individuati un totale di otto casi simili: le analisi del DNA sugli otto bambini affetti hanno consentito l'individuazione dell'unica mutazione responsabile del quadro sindromico. Trovare otto casi di una sindrome rarissima in breve tempo sarebbe stato impossibile senza internet.
La seconda notizia spulciata su rainews riguarda il congresso che si tiene a Milano oggi e domani, patrocinato dalla Commissione Europea e centrato sulle dipendenze indotte dalla diffusione dei mezzi di comunicazione telematica, come la sindrome di hikikomori ed altre patologie simili, che oggi rappresentano una forma emergente e sempre più diffusa di dipendenza. La problematica in tutti i suoi risvolti, inclusi il cyberbullismo ed il gioco d'azzardo verrà analizzata nel corso del congresso con l'obiettivo di elaborare percorsi e strategie utili alla cura ed alla prevenzione.
Ecco una dimostrazione pratica del fatto che la rete in sé non è buona (soprattutto) e neanche cattiva, non è che uno strumento che ciascuno può usare secondo le proprie attitudini, interessi e caratteristiche: particolare attenzione andrebbe posta sui minori (non date le forbici in mano ai bambini: potrebbero non riuscire ad usarle correttamente, né a valutarne la pericolosità potenziale e mettersi a correre con le forbici in mano) e sulle persone emotivamente fragili o in situazione di disagio psichico (non date le forbici in mano ad una persona molto depressa o impulsiva ed agitata).
Molti problemi sono probabilmente legati al fatto che la maggior parte della gente e degli adulti di oggi ancora non conosce abbastanza a fondo lo strumento e tende a sottovalutare i comportamenti a rischio ...
Verissimo Clara :)
RispondiEliminain certe occasioni la rete diventa un prezioso modo per ottenere informazioni, far circolare notizie e ottenere impressionanti sostegni e solidarietà...
Questo tipo di web è sostanzialmente quello che prediligo, come tutti.
Per i bambini ci vorrebbe un discorso a parte, potresti scriverne ancora molto.. :)
A presto,
Certo ... i bambini vanne seguiti in modo particolare e nella prima infanzia non dovrebbero affatto conoscere gli schermi, ma ... :-(
RispondiEliminaGrazie Ximi, buona notte!
Ciao Clara,
RispondiEliminasarebbe opportuno che non avessero neppure in mano dei telefonini ma il problema e purtroppo continuo a constatarlo l'analfabetismo informatico è ancora diffuso negli adulti...
e non mi riferisco a sapere il funzionamento intrinseco di determinate proprietà della rete che lasciamo agli esperti, ma almeno le funzioni di base sulla sicurezza e del buon senso. :-(
Eh si Mauri, in realtà si vedono danni, anche se stabilire il nesso causale non è semplice, ma la sensazione è quella. Nel tempo questa situazione sarà superata, quando la generazione di internet avrà figli, per ora è così e spesso i ragazzi usano il pc e la rete con maggiore disinvoltura dei genitori ... il tuo post sul'argomento era illuminante al riguardo, ma già per me è difficile entrare nelle impostazioni: immagina quelli che non mettono neanche il dito sulla tastiera .. e non sono pochi!
RispondiEliminaCiao buon week end! ^_^