Borghezio non è razzista e Bruto è uomo d'onore ...
I dettagli hanno la loro importanza, così fa sorridere la notizia passata da alcuni giornali in merito alla smentita comparsa sul blog di Grillo relativa alla interpretazione del pensiero di Borghezio: non sono riuscita a trovare questo discusso post di smentita sul blog di Grillo, ci sarà, ma non so dove, certo non in prima pagina e tuttavia diverse fonti di stampa, ArticoloTre, Libero, la Gazzetta di Modena ed ancora altri (ma non posso elencarli tutti) raccontano di questa avvenuta conciliazione tra i legali di Borghezio e quelli di Grillo.
L'accordo è stato stipulato per la remissione di una querela, sporta dall'europarlamentare leghista contro il blog di Grillo a causa di un post pubblicato nel 2007 che riguardava i parlamentari condannati in via definitiva e faceva pertanto riferimento anche a Borghezio come persona coinvolta negli atti di violenza accaduti il 1° luglio del 2000 a Torino, dove presero fuoco casualmente (c'è da giurarci!) alcuni pagliericci usati come giaciglio dagli immigrati sotto il ponte Principessa Clotilde.
In effetti l'ottimo Borghezio subì per quell'episodio una condanna in via definitiva dalla Cassazione nel luglio 2005: la condanna fu di 20 giorni di reclusione ed il pagamento di 3.040 euro di multa per il reato di danneggiamento e conseguente incendio, ma non venne riconosciuta la motivazione razziale e discriminatoria (c'è da credere che la pena sarebbe stata più severa). Insomma sembra vi sia stato un errore nella interpretazione delle motivazioni della condanna di Borghezio, sicché sul blog a cinque stelle è comparsa la clamorosa smentita: BORGHEZIO NON è RAZZISTA! Ed io vorrei solo aggiungere alla memoria storica:
e Bruto è un uomo d'onore ...
L'accordo è stato stipulato per la remissione di una querela, sporta dall'europarlamentare leghista contro il blog di Grillo a causa di un post pubblicato nel 2007 che riguardava i parlamentari condannati in via definitiva e faceva pertanto riferimento anche a Borghezio come persona coinvolta negli atti di violenza accaduti il 1° luglio del 2000 a Torino, dove presero fuoco casualmente (c'è da giurarci!) alcuni pagliericci usati come giaciglio dagli immigrati sotto il ponte Principessa Clotilde.
In effetti l'ottimo Borghezio subì per quell'episodio una condanna in via definitiva dalla Cassazione nel luglio 2005: la condanna fu di 20 giorni di reclusione ed il pagamento di 3.040 euro di multa per il reato di danneggiamento e conseguente incendio, ma non venne riconosciuta la motivazione razziale e discriminatoria (c'è da credere che la pena sarebbe stata più severa). Insomma sembra vi sia stato un errore nella interpretazione delle motivazioni della condanna di Borghezio, sicché sul blog a cinque stelle è comparsa la clamorosa smentita: BORGHEZIO NON è RAZZISTA! Ed io vorrei solo aggiungere alla memoria storica:
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