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Traumi infantili: la neurobiologia conferma la psicoanalisi

Uno dei fondamenti delle teorie psicoanalitiche sta nel riconoscimento dei conflitti e dei traumi psichici vissuti nell'infanzia quali radici e cause dei disturbi e sintomi neurotici che possono comparire nell'età adulta: nella elaborazione della sua teoria Freud si era fondato essenzialmente sulla sua esperienza e sul lavoro clinico con i pazienti. 

In realtà la teoria psicoanalitica non è propriamente riferita a situazioni traumatiche evidenti, quanto piuttosto ad episodi vissuti come traumatici e tali da lasciare nella persona una impronta duratura.
Ora uno studio sperimentale condotto sui topi sembra avvallare in parte una tale ipotesi dimostrando che gli individui sottoposti a situazioni stressanti nell'infanzia sviluppano poi ansia ed aggressività in età adulta.

Idealmente la cosa appare ovvia ed in effetti situazioni di stress cronico non sono esattamente sovrapponibili al concetto  di trauma infantile, così come concepito nelle teorie psicoanalitiche, ma dimostrano sperimentalmente un dato, vale a dire che le esperienze  infantili hanno una propria specifica rilevanza nella vita di un individuo e possono forgiarne profondamente e spesso indelebilmente la struttura.

Lo studio di cui parliamo oggi è stato condotto da Grigori Enikolopov e recentemente pubblicato su PloS ONE.
Non si tratta della prima sperimentazione sul genere in quanto già in passato sono stati effettuati diversi esperimenti sempre su animali, che hanno dimostrato fra l'altro: 

  • alterazioni endocrine dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene a seguito di esposizione a situazioni stressanti, 
  •  disturbi dell'apprendimento e della memoria correlati ad isolamento sociale sperimentato in età precoce, 
  •   riduzione delle capacità di iniziativa sociale in seguito alla frequente esposizione a situazioni ansiogene durante l'età dello sviluppo.

Nello studio di Enikolopov sono stati utilizzati i topi: ad un mese di età gli animali sono stati esposti  a situazione di stress, collocandoli per due settimane in una gabbia comune con un maschio adulto ed aggressivo: l'adulto era separato dai giovani topini da una parete trasparente e forata, i piccoli potevano vederlo ed esserne impauriti in quanto venivano poi ogni giorno esposti per un breve tempo effettivamente ad attacchi da parte dell'adulto.
Dopo le due settimane di stress, gli animali sono stati collocati in una situazione distensiva e riposante per tre settimane ed infine sono stati valutati attraverso una serie di test comportamentali per studiarne la condotta sociale rispetto ad un partner sconosciuto, in particolare i livelli di ansia e depressione. Gli animali esposti a stress  in età precoce si dimostravano meno comunicativi e disponibili nelle interazioni sociali, conservavano un perdurante livello di ansia e diffidenza e tendevano ad esprimere maggiore aggressività rispetto al  gruppo di controllo.
La conclusione di questo lavoro è che negli animali le esperienze stressanti vissute durante l'infanzia  disturbano lo stato psichico ed emozionale, nonché  il comportamento sociale della età adulta.


Commenti

  1. In vino veritas.
    Ecco che c'é la ribilitazione di Sigum Frud: un atto dovuto.

    Sono contento che qualcuno sinsia ricordato e l'abbia ripreso dalla soffitta, dove gli Americani lomavevano relegato, e tributato, almeno per ora, l'onore di chi ha gettato un po'di luce nella psiche umana.

    RispondiElimina
  2. Guarda Michele: la verità è in fondo ad un pozzo ... di vino! Per l'esattezza ;-) credo che nessuno abbia mai dimenticato Freud: tutto ciò che oggi sembra "superare" quella teoria è sostanzialmente fondato su di essa.
    Alcuni concetti sono del tutto scontati e divenuti parte della cultura spicciola, comunque ....
    Grazie della visita Michele: torna a trovarmi!

    RispondiElimina

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