"Gutta cavat lapidem" ovvero come funziona il "lavaggio del cervello"
Oggi voglio affrontare, senza certo pretendere di darne una trattazione esaustiva, alcuni aspetti che riguardano la manipolazione del consenso e la suggestione delle menti sia in rapporto al genere di informazioni trasmesse dai media che all'interno di piccoli gruppi sociali e specifiche relazioni tra individui.
Molti di noi sono portati a credere che sia sufficiente essere dotati di senso critico e di indipendenza di giudizio per sfuggire o risultare immuni da ogni tipo di manipolazione.
In realtà, benché l'abitudine alla riflessione possa rappresentare un discreto antidoto in alcuni casi, contro il cosiddetto "lavaggio del cervello", nessuno di noi può ragionevolmente considerarsi vaccinato da qualsivoglia tipo di manipolazione: i più abili e colti manipolatori mettono in atto, più o meno consapevolmente, alcune tecniche assimilabili al cosiddetto condizionamento operante ed i circuiti attivati non sempre coinvolgono la parte nobile della nostra corteccia cerebrale, vale a dire le nostre capacità di elaborazione e di pensiero critico.
La consapevolezza, inoltre, non sempre risulta da sola sufficiente ad orientare le nostre scelte, i nostri desideri ed i nostri interessi, che solitamente invece, germogliano sul terreno del nostro magma emozionale interno.
Nessuno di noi pertanto, è in grado di valutare con certezza il proprio livello di sensibilità ad una suggestione ipnotica, senza averla prima sperimentata ed ugualmente nessuno può considerarsi del tutto immune rispetto alle tecniche di manipolazione, anche in presenza di una adeguata informazione e di una spiccata autonomia mentale. Insomma rispetto alla manipolazione è necessario svolgere quotidianamente una attività di manutenzione e pulizia, più o meno come facciamo per ripulire dallo spam la nostra posta elettronica o dalla polvere che si accumula i mobili nelle nostre case: restando in quest'ultima metafora, va da sé che non tutti i giorni dovremo fare le pulizie di primavera, ma quotidianamente almeno un argomento di riflessione può essere utile da proporre a noi stessi.
Con l'intento di facilitare le nostre operazioni di pulizia mentale liberandoci dei condizionamenti subliminari o anche sovraliminari, ma non adeguatamente valutati dalla nostra coscienza, veniamo a mettere a fuoco alcune tra le più comuni tecniche di manipolazione: è sorprendente notare come esse siano per lo più fondate su di una psicologia elementare e per vari aspetti analoga alle tecniche di addestramento utilizzate per gli animali.
Molti di noi sono portati a credere che sia sufficiente essere dotati di senso critico e di indipendenza di giudizio per sfuggire o risultare immuni da ogni tipo di manipolazione.
In realtà, benché l'abitudine alla riflessione possa rappresentare un discreto antidoto in alcuni casi, contro il cosiddetto "lavaggio del cervello", nessuno di noi può ragionevolmente considerarsi vaccinato da qualsivoglia tipo di manipolazione: i più abili e colti manipolatori mettono in atto, più o meno consapevolmente, alcune tecniche assimilabili al cosiddetto condizionamento operante ed i circuiti attivati non sempre coinvolgono la parte nobile della nostra corteccia cerebrale, vale a dire le nostre capacità di elaborazione e di pensiero critico.
La consapevolezza, inoltre, non sempre risulta da sola sufficiente ad orientare le nostre scelte, i nostri desideri ed i nostri interessi, che solitamente invece, germogliano sul terreno del nostro magma emozionale interno.
Nessuno di noi pertanto, è in grado di valutare con certezza il proprio livello di sensibilità ad una suggestione ipnotica, senza averla prima sperimentata ed ugualmente nessuno può considerarsi del tutto immune rispetto alle tecniche di manipolazione, anche in presenza di una adeguata informazione e di una spiccata autonomia mentale. Insomma rispetto alla manipolazione è necessario svolgere quotidianamente una attività di manutenzione e pulizia, più o meno come facciamo per ripulire dallo spam la nostra posta elettronica o dalla polvere che si accumula i mobili nelle nostre case: restando in quest'ultima metafora, va da sé che non tutti i giorni dovremo fare le pulizie di primavera, ma quotidianamente almeno un argomento di riflessione può essere utile da proporre a noi stessi.
Con l'intento di facilitare le nostre operazioni di pulizia mentale liberandoci dei condizionamenti subliminari o anche sovraliminari, ma non adeguatamente valutati dalla nostra coscienza, veniamo a mettere a fuoco alcune tra le più comuni tecniche di manipolazione: è sorprendente notare come esse siano per lo più fondate su di una psicologia elementare e per vari aspetti analoga alle tecniche di addestramento utilizzate per gli animali.
- Ripetizione reiterata del messaggio: si tratta di una tecnica largamente utilizzata per gli spot pubblicitari. Talvolta osserviamo un vero e proprio martellamento. In questi casi un determinato messaggio viene continuamente ripetuto ed amplificato con lo scopo di farci conoscere un prodotto materiale, ma anche ideativo (una opinione per esempio o una data lettura ed interpretazione della realtà). Questo messaggio ripetuto occuperà giocoforza un certo spazio nella nostra percezione e verrà quindi non solo conosciuto, ma automaticamente considerato importante. L'importanza di qualcosa nel nostro immaginario deriva appunto intuitivamente dalle sue dimensioni e dallo spazio di memoria (repetita iuvant) che a quella tal cosa si dedica. L'immediata sensazione che l'oggetto rivesta significatività per noi, solitamente bypassa il nostro controllo volontario e cosciente. Attraverso questo meccanismo vengono creati bisogni e desideri normalmente utili al mercato, ma non necessariamente a noi stessi. Negli ultimi tempi, ad esempio, stiamo assistendo a martellanti campagne pubblicitarie sul gioco d'azzardo, sia in rete che in alcune televisioni: certo nulla di utile per chi rischia di diventare un ludopatico! Attraverso questo stesso meccanismo vengono sostanziate di una forma di verità, ovvero quella verità rappresentata dalla unanimità corale di una asserzione (vox populi vox Dei) affermazioni prive di fondamento di realtà. Si tratta in effetti del meccanismo sotteso ad alcune delle cosiddette tecniche di lavaggio del cervello dove gli adepti devono ripetere ossessivamente formule e preghiere, che lavano la mente, sgomberandola da qualsiasi altra attività pensante ed al contempo la riempiono e la fiaccano, stancandola ed impoverendola con la monotonia della ripetizione. Gutta cavat lapidem (la goccia scava la roccia), sicché, per quanto dura sia la corazza difensiva che siamo riusciti a costruirci, una periodica pulizia del nostro castello di idee dai detriti sedimentati per i messaggi manipolatori, risulta sempre utile.
- Distorsione informativa: non sempre si tratta di pure e semplici falsificazioni, nella maggior parte dei casi è sufficiente rendere visibili alcune parti della realtà e minimizzarne altre per suggerire alla nostra percezione globale una forma completamente alterata nella sua sintesi intuitiva. Questa è una modalità largamente utilizzata ad esempio nei mezzi di informazione massificata per orientare e dirigere l'interesse e la tendenza del pubblico verso o contro determinati personaggi, oggetti o situazioni. In questo temo che gli esempi siano quotidianamente sotto gli occhi di tutti, ma per dirne una fra mille, è sufficiente che una testata giornalistica dedichi la intera pagina di cronaca esclusivamente ai due o tre atti delinquenziali recentemente compiuti da immigrati per fomentare, ad esempio, razzismo e xenofobia nei lettori: non che i fatti non siano reali, ma sono stati scelti tra altri cento fatti di cronaca di pari o maggiore importanza e tuttavia del tutto scotomizzati in quanto non funzionali alla dimostrazione del teorema caldeggiato da quel tale organo di "informazione". Da questo tipo di manipolazione è possibile, almeno in parte difendersi sia sostenendo il pluralismo della informazione, sia documentandosi da più fonti, sia rivalutando la propria esperienza personale e quotidiana rispetto al messaggio dei media tradizionali.
Come possiamo notare si tratta di meccanismi di una semplicità elementare e tuttavia potenti ed operanti nel nostro quotidiano.
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