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Scuola: non si prorogano i termini di iscrizione. BISOGNA RISPETTARE LE REGOLE





Il ministro Profumo, malgrado le difficoltà registrate per il primo anno di sperimentazione delle iscrizioni on line, ha stabilito che non vi saranno proroghe oltre la data stabilita del 28 febbraio:
ne fa una questione educativa, la gente deve imparare a rispettare le regole.

Che ci possiamo fare? Qui con le regole abbiamo questioni in sospeso fin dalle ere geologiche della nostra prima e tarda adolescenza, quando ancora si andava a scuola per l'appunto, sicché una asserzione così convinta e seriosa del beneamato ministro Profumo è come una flebo per endovena di caffeina pura somministrata a quel losco figuro che abbiamo battezzato: diavoletto della penna.

Il diavoletto della penna è un birbantello puerile, ma furbissimo, che "va fa dint all'uocchi" come si suol dire a Napoli e, non potendo voi ricorrere a google traduttore, con indulgenza traduco: "è capace di fregarvi anche mentre lo state controllando a vista". 
In altre parole: voi state cercando di scrivere qualcosa non dico di buono, ma di appena passabile, serio,  spedito nel tono e formalmente obiettivo (che significa che la valutazione non è espressa esplicitamente, ma corrisponde all'opinione che chi legge è portato a formarsi in base al tipo di esposizione, ovvero successione, rilevanza ed estensione dei vari aspetti inerenti l'argomento: chiaro, no?). 
Ora, nel mentre maldestramente e forse senza troppa voglia (che tanto qui si rigira sempre la solita minestra) voi provate a fare qualcosa del genere, ecco che sbuca il diavoletto e fa capolino una battuta, una insulsa spiritosaggine, una considerazione, che proprio non avreste dovuto inserire, ma ...
niente da fare: è uscita così simpatica e spontanea che vi fa tenerezza e presto ve ne innamorate. 
Fatto sta che non potrete rinunciarvi (e, se è per questo, neanche sognarvi di vendere a chicchessia il vostro prodotto, ove mai ne aveste avuto l'intenzione) sicché lui vi ha fregato (il diavoletto) ma voi continuate ad intenerirvi e gli volete bene lo stesso.

Per tornare a Profumo (e c'ho qui il diavoletto che morde impaziente le caviglie) dico: ministro però questa cosa mi pare simile alla minaccia di un energumeno permaloso, disturbato non si sa da che e che se la prende col ragazzino esile e impaurito sicché per farsi bello gli urla: "Vieni qua che ti insegno io l'educazione!".
Ma che educazione vuole insegnare quello là?  
Condoni a destra e a sinistra a tutti i grossi imbroglioni e poi pugno di ferro con la signora semianalfabeta che deve iscrivere il bambino a scuola? 
Ministro, ma lei lo sa che esiste in Italia la dispersione scolastica? 
Lo sa che se  i bambini  li portano a scuola, togliendoli dalle strade, la scuola deve tenerli pure se a casa il computer non ce l'hanno, perché questo è un dovere della scuola, dello stato e quindi anche  un suo dovere, dico ...
no, scusi, dice il diavoletto!

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