La rinuncia del papa: la chiesa e la fede
Da quando il papa ha annunciato il suo prossimo ritiro tutti i cattolici si interrogano sulle ragioni che, al di fuori delle condizioni di salute, possano avere indotto il pontefice ad una scelta tanto insolita nella storia della chiesa.
Un papa umile, che si riconosce sopraffatto dai suoi limiti umani e lascia "per il bene della chiesa" perché non sente di avere abbastanza forza per reggere il suo ruolo in un momento così critico.
La chiesa cattolica è stata travolta dagli scandali della pedofilia, una perversione frequente, tollerata ed insabbiata più volte dalle gerarchie ecclesiastiche, travolta dagli scandali dello Ior, la banca del Vaticano, accusata di violazione delle regole contro il riciclaggio ed infine ancora colpita dal caso cosiddetto "Vatileaks": il furto di documenti privati del pontefice, furto di cui è stato accusato e poi perdonato il maggiordomo del papa, ma ... non sappiamo con quali connivenze abbia operato.
Insomma una storia di intrighi di palazzo e, se non bastasse, la grave crisi religiosa che attraversa la nostra civiltà, le problematiche sociali, i rapporti con le altre religioni: tante situazioni conflittuali che investono anche il piano ideologico.
Il messaggio del vangelo predica povertà, solidarietà per i deboli, perdono umiltà, onestà, rispetto e fede.
Gesù disse soltanto: "ama il prossimo tuo come te stesso".
Esiste forse qualcosa di più semplice?
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