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Il grande Vasco per l'eutanasia

Vasco Rossi, uno dei cantautori simbolo della generazione trascorsa, ma capace ancora oggi di proporsi  creativamente in lavori artistici sempre nuovi ed attuali, ha espresso una propria posizione a sostegno della campagna per l'eutanasia legale, portata avanti da tempo dalla associazione Luca Coscioni.
Il cantante ha ceduto all'associazione i diritti di una delle sue canzoni più amate: "Vivere" per farne la colonna sonora di un video diffuso dall'associazione con lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema dell'eutanasia legale.
Come si ricorderà nello scorso settembre furono presentate alla Camera 67.000 firme a supporto di una proposta di legge per la regolamentazione e legalizzazione dell'eutanasia in Italia.
L'iniziativa fu promossa da diverse associazioni ed appoggiata dai radicali.

Si tratta di una delle campagne di progresso civile portate avanti nel nostro paese.
Il video sostenuto dalla colonna sonora di Vasco rappresenta un anziano allettato, abbandonato su di un fianco  e ripreso inizialmente di spalle in un ambiente domestico carico di storie e ricordi che scorrono davanti alla telecamera sottoforma di vecchie foto disposte in giro per la stanza da letto, un luogo dove è leggibile la sofferenza anche nei piccoli abituali gesti quotidiani delle persone che si avvicinano con una sorta di mesta cautela per scambiare con il malato un sorriso ed uno sguardo d'affetto. In sottofondo le note e le parole della canzone ...
In questo punto, mentre finora vedevamo questa specie di fagotto umano volgerci la schiena in un simbolismo di chiusura ed assenza,  in un rapido giro di prospettiva ecco comparire il volto e l'orizzonte dello sguardo del malato: occhi chiari limpidi, lo sguardo mobilissimo ed intensamente espressivo di un animo forse indomito ...
Quindi le parole: "oggi non ho tempo, oggi voglio stare spento ..." e lui, il silenzioso protagonista infine con un movimento debolissimo, ma ancora possibile della sua mano carica di fasce e tubicini, spegne la radio  che è al suo fianco vicino al letto, mentre la voce in sovrimpressione recita:
  "per essere liberi fino alla fine".
Con questa campagna l'associazione intende promuovere l'apertura di un dibattito nel Parlamento italiano e nella opinione pubblica, stimolando anche i media tradizionali e non ad affrontare la tematica.





Commenti

  1. Mia Mamma, rammenta spesso la sofferenza della sua che inizialmente perse l'uso degli arti inferiori...ed Io auspico che quando arriverà il giorno in cui raggiungerà mio Papà in fondo alla radura sia un passaggio dolce senza dolore ed accanimento terapeutico di cui ogni tanto sono testimone in ambito di volontariato.
    Ho appena visto il video, che Tu hai descritto minuziosamente e fa riflettere in quanto può accadere ad ognuno di Noi.

    RispondiElimina
  2. Infatti ... io a volte penso che si dovrebbe morire senza accorgersene,mentre si dorme,ma poi ci son cose da sistemare prima di morire,meglio saperlo ... penso spesso a quegli animali come gli elefanti o quelle civiltà antiche, come gli indiani d'america, dove quando un individuo vuole morire perché le forze lo hanno abbandonato, si rifugia in un luogo tranquillo e si lascia morire,mentre tutti rispettano la sua decisione .... Ciao Illusione. :-)

    RispondiElimina

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