Pedofilia nella Chiesa cattolica: l'ambasciatore vaticano risponde al Comitato ONU
Il Comitato delle Nazioni Unite per i diritti dei bambini ha chiesto spiegazioni al Vaticano in merito alla condotta tenuta verso i sacerdoti che si sono macchiati del reato di pedofilia ed oggi a Ginevra, l'ambasciatore dello stato vaticano Monsignor Tomasi ha risposto alle domande poste dalla Commissione.
Intanto l'ambasciatore sottolinea che sul piano giuridico lo stato del Vaticano non esercita potere su tutti i membri della chiesa delle diverse nazioni, ma ciascuno è tenuto a rispettare le leggi dello stato in cui si trova.
Il Vaticano, come altri stati ha sottoscritto nel 1990 una convenzione ONU sui diritti dell'infanzia, garantendone la tutela e sulla cui applicazione ciascuno stato firmatario dovrebbe presentare un rapporto periodico. Risulta che dopo il 1994 e fino al 2012 non siano stati presentati rapporti da parte del Vaticano, anche dopo che sono scoppiati i vari scandali relativi ad abusi su minori perpetrati da sacerdoti cattolici nelle diverse nazioni (USA, Irlanda, etc). La Commissione ONU soprattutto domanda per quale motivo i responsabili di pedofilia non siano stati denunciati alla giustizia ordinaria, ma magari invece solo allontanati o trasferiti: l'accusa quindi è di avere insabbiato gli scandali anteponendo nella scala di valori il buon nome della chiesa cattolica al bisogno di giustizia delle vittime.
Solo nel 2011 e dopo l'esplosione di diverse denunce in tutto il mondo, il Vaticano ha ordinato ufficialmente a tutti i vescovi di denunciare i pedofili alla giustizia ordinaria dei rispettivi paesi ...
Le parole di Monsignor Tomasi sono di grave ed inappellabile condanna per chiunque abbia abusato dell'innocenza dei bambini ed inoltre all'interno dello stato Vaticano sono stati introdotti nel codice penale i reati di pedofilia, riduzione in schiavitù, traffico di esseri umani e pedopornografia, ma la delegazione vaticana dichiara di non essere tenuta a parlare dei provvedimenti disciplinari adottati all'interno della chiesa verso chi ha abusato di minori.
Da un punto di vista legale non è obbligato a fornire queste informazioni alla Commissione ONU, ma solo alle autorità competenti ed in rapporto alle inchieste specifiche.
Intanto l'ambasciatore sottolinea che sul piano giuridico lo stato del Vaticano non esercita potere su tutti i membri della chiesa delle diverse nazioni, ma ciascuno è tenuto a rispettare le leggi dello stato in cui si trova.
Il Vaticano, come altri stati ha sottoscritto nel 1990 una convenzione ONU sui diritti dell'infanzia, garantendone la tutela e sulla cui applicazione ciascuno stato firmatario dovrebbe presentare un rapporto periodico. Risulta che dopo il 1994 e fino al 2012 non siano stati presentati rapporti da parte del Vaticano, anche dopo che sono scoppiati i vari scandali relativi ad abusi su minori perpetrati da sacerdoti cattolici nelle diverse nazioni (USA, Irlanda, etc). La Commissione ONU soprattutto domanda per quale motivo i responsabili di pedofilia non siano stati denunciati alla giustizia ordinaria, ma magari invece solo allontanati o trasferiti: l'accusa quindi è di avere insabbiato gli scandali anteponendo nella scala di valori il buon nome della chiesa cattolica al bisogno di giustizia delle vittime.
Solo nel 2011 e dopo l'esplosione di diverse denunce in tutto il mondo, il Vaticano ha ordinato ufficialmente a tutti i vescovi di denunciare i pedofili alla giustizia ordinaria dei rispettivi paesi ...
Le parole di Monsignor Tomasi sono di grave ed inappellabile condanna per chiunque abbia abusato dell'innocenza dei bambini ed inoltre all'interno dello stato Vaticano sono stati introdotti nel codice penale i reati di pedofilia, riduzione in schiavitù, traffico di esseri umani e pedopornografia, ma la delegazione vaticana dichiara di non essere tenuta a parlare dei provvedimenti disciplinari adottati all'interno della chiesa verso chi ha abusato di minori.
Da un punto di vista legale non è obbligato a fornire queste informazioni alla Commissione ONU, ma solo alle autorità competenti ed in rapporto alle inchieste specifiche.
Già in altri frangenti, ho avuto la sgradevole sensazione che i vari enti dell'ONU siano solo di facciata...mentre per quanto riguarda la pedofilia in ambienti clericali, mi ha sempre dato molto fastidio il far finta di nulla di fronte a tale depravazione... :-(
RispondiEliminaLe Commissioni dell'ONU funzionano credo anche o soprattutto da propulsori culturali ed alla fine qualcosa fanno: molti programmi internazionali per la risoluzione di problemi globali come la fame, lo sfruttamento e la prostituzione minorile e così via nascono prima su di un piano culturale, seguono poi progetti programmatici, investimenti, accordi internazionali ... La chiesa purtroppo sul problema pedofilia ha taciuto troppo a lungo e comunque la si voglia girare, questo è stato un fatto gravissimo :(
RispondiEliminaCiao illusione :-)
Le Commissioni dell'ONU funzionano credo anche o soprattutto da propulsori culturali ed alla fine qualcosa fanno: molti programmi internazionali per la risoluzione di problemi globali come la fame, lo sfruttamento e la prostituzione minorile e così via nascono prima su di un piano culturale, seguono poi progetti programmatici, investimenti, accordi internazionali ... La chiesa purtroppo sul problema pedofilia ha taciuto troppo a lungo e comunque la si voglia girare, questo è stato un fatto gravissimo :(
RispondiEliminaCiao illusione :-)