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Il grillo, la cicala e la formica


Mi gira per la testa, sapete: di sicuro vi è capitato qualche volta, perché succede a tutti, tant'è che tempo fa ci fecero pure la canzone,  "la canzone che mi passa per la testa" (ricordate?) che poi in realtà la caratteristica sua non è quella di passare, ma rimanere e non schiodarsi, continuando a gravitare intorno ai  vostri neuroni, ormai disperati, in un orbita che pare eterna.
Il problema è che i neuroni si distraggono dalle loro abituali connessioni con questa cosa che gli gira intorno e continua a ripetersi da varie angolature e punti di prospettiva,  cui corrispondono specifici eco e risonanze che non sempre è facile analizzare ... Ma quando una cosa vi gira per la testa con tale insistenza è inutile tentare di scacciarla: se ci riuscite a forza e con le brutte, quella si pianta sulla soglia e spinge con la stessa insistente pervicacia senza stancarsi mai. Per forza! Perché non ha altro da pensare: ripete solo e sempre la stessa cosa, praticamente robotizzata, meccanicamente, ottusamente, mica gli costa fatica.

Ora voi, giustamente cominciate a sbuffare: insomma ve lo dico o no che passa? Cioè che si inchioda, per maggiore appropriatezza? Beh certo se si è inchiodato lo dovete proprio affrontare: deve esserci un messaggio subliminale e se non lo sapete cogliere, mica ci riuscite a smontare il chiodo!
E dunque veniamo a noi, ma non veniamo alle mani, per carità: questo è un salotto di gentildonne, mica il parlamento italiano, che poi a noi gentildonne mica conviene andare in parlamento! Berlusconi per fortuna se ne è andato, ma questo non è un vantaggio per noi che avevamo appena brevettato alcuni modelli di eleganti paraurti destinati ad alcune parti strategiche del corpo femminile, da indossare in caso di partecipazione a riunioni con alcuni vecchi satiri che sedevano tra i banchi  senatoriali. Lo so, è stato un investimento sbagliato: la merce rischia di restare invenduta dopo che ci siamo pure indebitati per acquistarla, ma non si sa mai ... le vie del Signore.

 Il fatto è che i maschietti pensano che le donne facciano sesso e di questo le accusano e per questo le disprezzano, ma niente paura: le disprezzano anche se sono brutte e vecchie e quindi nessuno se le fila, ma dico io, ma sono tutte gay queste femmine parlamentari? Con chi lo faranno questo deprecabile sesso, immerse come sono in una folla di maschi casti e rispettabili?
Non vi preoccupate, Renzi ha pensato a tutto: 50% femmine e 50% maschi, tutte coppie eterosessuali perfette, poi così chiudono i battenti e Montecitorio galleggia come l'arca di Noè nel diluvio universale, visto che mezza Italia sta sott'acqua e l'altra mezza si stanno adoperando alacremente per metterla sottoterra. E dunque ... voi vorreste sapere cosa mi gira per la testa, si capisce, è appunto quella cosa che non mi permette di mettere insieme due parole sensate, ma è una tale idiozia che la vorrei nascondere e voi dite: allora che rompi a parlarne di continuo? Appunto, nessuno è perfetto, un briciolo di tolleranza, perdio!

Quella cosa che sempre mi ha strappato il sorriso è una vignetta, dove un topolino con la camicia rigorosamente rossa guarda con disapprovazione il gatto contrito e pronuncia la frase fatidica (quella che mi gira per la testa): "benvenuti nella Cina Topolare, compagno gatto fa autocritica!".
La chiave di volta, cioè quella che si è inchiodata, sta nella parola "autocritica" un concetto vetero comunista sicuramente, perché oggi la moda è di accusare sempre e solo gli altri, da parte di tutti, mica solo le cosiddette forze politiche. Vedete che situazione si è creata nel parlamento italiano: c'è stato un momento in cui tutto questo si sarebbe potuto evitare, costruendo schieramenti che escludessero la destra, Lega e Berlusconi inclusi, ma ... quel treno si è perso e compagno gatto fa autocritica solo nella Cina Topolare, che di questi tempi figura (giustamente) da regime totalitario e repressivo, ma una potenza economica in crescita, ancorché marcia di veleni ...

D'altro canto il grillo canta e non ci possiamo fare niente, è la sua natura, la cicala notoriamente scialacqua spensieratamente e la formica lavora correndo su e giù in fila indiana a cercare ed accumulare le provviste: l'autocritica la fanno solo i gatti, soggiogati dal fascino delle compagne topoline e topolone, che poi sulle dimensioni delle stesse è una questione di punti di vista: a guardare dal basso o dall'alto fa differenza. Non per fare pubblicità al nostro atelier ma i nostri paraurti, se interessasse, sono in grado di schermare le parti strategiche femminili da qualunque punto di prospettiva voi tentiate di svelarle. Meditate gente .. appunto e comprateli i paraurti sono per molte (ma non per tutte) così aiutate le imprese creative italiane e diamo un bell'impulso alle PMI.
Il patriottismo è pur sempre un valore, cribbio! 

Oh .... è passato finalmente: vedete? Non ci resta che procedere con la nostra partita di burraco, care amiche.

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