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Cosa fare con i bambini chiusi in casa

In questi giorni abbiamo molti genitori in difficoltà, soprattutto quando i loro bambini sono capricciosi, iperattivi e/o oppositivi per intenderci. Non di rado i comportamenti problematici si manifestano prevalentemente se non esclusivamente in ambito familiare, mentre a scuola al contrario i piccoli appaiono abbastanza tranquilli  e tendono di solito a conformarsi alla disciplina della classe. I genitori sono spesso frastornati e confusi dalle indicazioni e dai consigli contrastanti che possono provenire oltre che da insegnanti e personale specializzato, soprattutto da parenti, nonni, amici, vicini di casa e chi più ne ha ne metta.

C'è chi sostiene che viene dedicato poco tempo ai bambini, lasciandoli in balia del baby sitting della televisione o peggio dei cellulari e c'è chi al contrario ritiene che oggi i piccoli siano eccessivamente viziati e fatti oggetto di troppe attenzioni ragion per cui tendono a diventare prepotenti ed ingestibili. Non voglio approfondire oggi gli aspetti relativi ai disordini comportamentali dell'infanzia, né ai cambiamenti delle strutture familiari: ho toccato alcuni di questi argomenti in altri post di questo blog, per non dire di tutta la letteratura esistente al riguardo.

Oggi invece vorrei soltanto proporre qualche spunto utile per impegnare i bambini costretti in casa in modo da non lasciarli soli in preda alla noia ed alla rabbia. Sotto questo aspetto le persone che hanno sicuramente una maggiore esperienza sono le maestre ed i maestri: tutti i bambini diventano instabili, irritabili ed iperattivi se si stanno annoiando e non riescono a partecipare alle attività condivise dal gruppo. L'occasione quindi è buona per:

  • Insegnare ai piccoli a collaborare in piccoli lavori domestici: normalmente questo migliora la loro attenzione e perfeziona la manualità, inoltre li gratifica per il sentirsi utili e naturalmente lodati per il compito svolto. Quale compito possano svolgere dipende naturalmente dall'età e di norma vanno evitate le attività che richiedono l'utilizzo di utensilerie potenzialmente pericolose. Spolverare, lavorare piccole quantità di impasto di pane o biscotti, apparecchiare e sparecchiare tavola, riporre giochi nei loro contenitori, imburrare tartine e tanto altro secondo le vostre esigenze e creatività.
  • Disegnare, dipingere o colorare: è una attività da tavolino che, limitando i movimenti, facilita anche la sorveglianza dei piccoli e può essere resa attraente con l'utilizzo di materiali nuovi e gradevoli, come cartoncini, acquarelli, modelli dal vivo e così via. Sulla stessa lunghezza d'onda, utilizzando le arti figurative intendo, si possono proporre collage se avete forbici arrotondate e vecchie riviste, ma anche fumetti che raccontano una storia o una fiaba.
  • Leggere una fiaba, raccontandola e commentandola insieme e lasciando emergere domande, curiosità ed emozioni. Riuscirete a conoscere meglio i vostri bambini e non è vero che ve ne manca il tempo: i bambini sono più importanti della pulizia di casa.
  • Ascoltare musica e ballare, magari usando palloncini, bongos per seguire il ritmo e divertirsi.
  • Naturalmente svolgere i compiti assegnati dalle maestre mediante i canali online attivati nelle diverse scuole.
  • Una cosa assolutamente non secondaria è ricordarsi che il gioco per i bambini è una posizione mentale, vale a dire che non è così strettamente collegato al giocattolo in sé: se voi siete genitori vi sarà capitato di acquistare qualche volta un gioco che vi sembrava splendido e bellissimo e poi vedere il vostro bambino divertirsi un mondo con la scatola che nella sua fantasia andava diventando tenda, carretto, scompartimento del treno e così via. Voglio dire che anche partecipare alle attività dei grandi per il bimbo può essere un gioco che lo responsabilizza e lo impegna, senza contare poi che non è escluso che alcune attività possano essere svolte in una cornice ludica, assegnandosi dei ruoli e recitandoli, come fossero stralci di una fiaba. Giocate pure alle fantesche ed ai maggiordomi del castello se dovete riordinare: vi divertirete e sarete aiutati.
Immagino che il mio elenco possa essere arricchito da tante altre idee e perciò desidero invitare quelli che ne hanno voglia a proporre le loro soluzioni. Grazie.

Commenti

  1. Il maggior pericolo per i bambini è essere contagiati dall'insofferenza degli adulti paralizzati dall'anomalia della situazione che si sta vivendo. I bambini pretendono condivisione nei loro giochi.

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    1. In effetti lo stress coinvolge tutti: bambini, adulti ed anziani. Tutti stiamo vivendo delle limitazioni e delle paure. Bisogna fare con cura ed attenzione tutto ciò che è necessario per proteggersi e poi smettere di pensarci perché tanto la paura in sé non aiuta, anzi... ma non tutti ci riescono purtroppo.

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  2. Cara Sfinge, non non abbiamo bambini, ma pensiamo che sia di sicuro un vero problema, certo che la pazienza principale è l'adulto che deve prendere.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Si capisce Tomaso: gli adulti dovrebbero essere più maturi, anche se purtroppo non sempre è così. Buona giornata anche a te.

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  3. I miei figli sono chiusi da un bel po' in casa, certamente non è facile per loro.
    Sereno giorno.

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    1. Immagino proprio di no, infatti Cavaliere: mi dispiace, ma spero che questa esperienza ci tempri e ci insegni qualcosa.

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  4. Ottimi consigli.
    Proprio ieri ho imparato a lavorare la pasta al bicarbonato, e realizzato delle uova pasquali con Lorenzo.
    Ne ho fatto un post che pubblicherò la prossima settimana.
    Poi, come sai, prepariamo sempre biscotti, disegniamo, coloriamo, leggiamo.
    Sono fortunata a non avere un figlio capriccioso, sebbene ultimamente mi faccia arrabbiare un po', ma sfido chiunque. Non mette il nasino fuori casa da esattamente 17 giorni. :(

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    1. Veramente è dura Claudia: io ho impiegato più di 3 ore per riuscire a fare un po' di spesa oggi, è dura in tutto, ma bisogna avere pazienza specie con i bambini: se noi siamo tranquilli loro comunque si sentono al sicuro. Serena serata cara.

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