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Le situazioni familiari difficili nella clausura domestica della quarantena

Non sempre l'ambiente domestico rappresenta quel clima sereno, amorevole e pulito che gli spot pubblicitari ci rimandano spesso: al chiuso delle nostre case in molti casi vengono vissute situazioni drammatiche o quanto meno difficili che la clausura legata alla quarantena forzata tende ad acuire. Questo mi rimanda ad alcuni vecchi slogan che ai tempi della mia giovinezza venivano usati e magari un po' abusati da quei movimenti culturali che consideravano la famiglia patriarcale, una istituzione repressiva e limitante per i suoi membri, in specie quelli più fragili, privi di strumenti critici adeguati come i bambini od economici come le donne. La famiglia è un ambiente sano ed arioso come una camera a gas, si diceva allora. Uccidi il padre e la madre, scriveva Jerry Rubin.

Poi è passata, ma non abbiamo mai smesso di contare gli abusi all'infanzia ed i femminicidi consumati al chiuso delle mura domestiche. Non c'è da sperare che queste situazioni si siano risolte grazie al Covid-19, anzi la quarantena tende ad acuire le tensioni. Al di là di questo comunque dobbiamo anche capire che il rimanere reclusi in un contesto di relazioni limitate per periodi di tempo più o meno lunghi mette alla prova anche i rapporti più sani perché le relazioni diventano sovraccariche. La quarantena imposta dal governo è diventata nei social oggetto di ironie ed autoironie talvolta simpatiche, talvolta meno, ma è comunque fonte di stress psicologico.

Cos'è una relazione sovraccarica? Ho già toccato altrove quest'argomento, ma in breve vi dirò che sono sovraccariche quelle relazioni che tendono a violare lo spazio individuale di ciascun singolo: si tratta generalmente di modalità relazionali con caratteristiche di intrusività e/o controllo che come è evidente si sviluppano facilmente nei contesti di relazione chiusi, dove ogni soggetto tende a caricare sull'altro tutti i propri bisogni, aspettative ed esigenze di vario tipo, non disponendo di altri per diversificare gli investimenti emotivi, calibrandoli anche sulle caratteristiche dell'altro.

A Padova un signore in quarantena ha preso a martellate la moglie e certamente in tutti i nuclei familiari dove esistono relazioni violente, vi sono persone che stanno vivendo il loro inferno. Quello che voglio dire tuttavia è che il malessere e le difficoltà sono presenti anche al di fuori di quelle situazioni limite dove si ravvisano gli estremi di un reato.

All'interno di una famiglia normalmente armoniosa ed equilibrata, ad esempio, diventa difficile  in quarantena gestire un bambino un po' troppo vivace per 24 ore al giorno, essendo chiuse scuole, ludoteche e preclusa la fruizione di spazi aperti. Vogliamo poi parlare dei disabili? Le disabilità motorie vedono una ulteriore restrizione delle proprie già limitate opportunità di movimento ed esperienza, ma quelle psichiche certamente pagano i prezzi più alti: attività ambulatoriali sospese, Centri di Riabilitazione chiusi, Scuole chiuse e familiari che devono farsi carico in maniera continuativa dell'assistenza e della gestione educativa.

Ecco quindi che nasce la necessità di documentarsi ed imparare a gestire le difficoltà ed il sovraccarico. Fermo restando il fatto che nelle situazioni di maggiore e concreta difficoltà (persone che necessitano di sorveglianza e/o assistenza continua) gli unici interventi utili consistono in un aiuto ed un supporto da fonti istituzionali o del privato sociale, vorrei occuparmi di quelle situazioni di minore impatto, ma comunque stressanti, rispetto alle quali un adeguato training parentale o familiare ha possibilità di sortire risultati di qualche efficacia. Spero di poter dedicare i prossimi post alla descrizione delle situazioni che possono verificarsi più facilmente ed alla ricerca delle strategie di uscita.

Commenti

  1. Un conto è stare insieme perché rappresenta un piacere, mentre l'obbligo di stare insieme, che già da prima creava fastidio, ora potrebbe esplodere in maniera fragorosa.
    Se viene accantonata la finzione potrebbero venire alla luce cose inaspettate.

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    1. Mah sai... dipende dalle strutture familiari: di certo chi sta già male ora sta molto peggio.

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  2. Cara Sfinge, purtroppo causa questi difficili tempo, tutto è cambiato, ci troviamo in casa senza poter uscire, bambini e adulti ed è difficile essere sereni, così ce l'inquietudine di tutti...
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  3. Purtroppo le famiglie tossiche sono molte di più rispetto a quanto possiamo credere.
    E non parlo solo di violenze domestiche.
    Resta che questa reclusione forzata può compromettere la psiche anche delle persone più equilibrate.
    Pertanto spero che termini al più presto.

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    1. Mi associo alla tua speranza Claudia. Un abbraccio.

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  4. Anch'io ho letto di tanti casi di cronaca. Il problema si farà sempre più serio, se aumenteranno i giorni di quarantena.
    Saluti a presto.

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  5. Per molte famiglie questo “momento” è un momento davvero difficile da vivere, purtroppo molti problemi verranno a galla e non saranno di facile soluzione. Buona notte.
    sinforosa

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    1. Infatti Sinforosa: questo aspetto temo emergerà con carattere di singole emergenze via via più frequenti. Questa esperienza lascerà molte cicatrici a tutti i livelli.

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