Produzione di un post in 7 punti a gravità zero
Quando scriviamo un post in un blog piccolo o importante, sia se lo facciamo per ricavarne un tornaconto (economico o narcisistico) sia anche se lo facciamo per esprimere pensieri, riflessioni od analisi, che riteniamo valga la pena di far conoscere ad altri (in una prospettiva essenzialmente di tipo altruistico ed oblativo) il nostro scopo sarà comunque quello di raggiungere il maggior numero di persone possibile.
La scrittura è un mezzo di comunicazione come il linguaggio parlato e non esiste una persona sana di mente che ami parlare col muro: chi parla vuole essere ascoltato e chi scrive vuole essere letto.
Daremo per scontata, ovvero postuliamo la verità dell'asserzione appena formulata e la poniamo a fondamento di ogni discorso sull'argomento.
Preciso subito che non possiedo risposte, né formule magiche, perciò, nel proporre queste considerazioni intendo coinvolgere tutti coloro che pensano di poter offrire un contributo: la discussione è aperta.
Mi limito soltanto ad esprimere qualche considerazione come spunto di discussione.
La scrittura è un mezzo di comunicazione come il linguaggio parlato e non esiste una persona sana di mente che ami parlare col muro: chi parla vuole essere ascoltato e chi scrive vuole essere letto.
Daremo per scontata, ovvero postuliamo la verità dell'asserzione appena formulata e la poniamo a fondamento di ogni discorso sull'argomento.
Preciso subito che non possiedo risposte, né formule magiche, perciò, nel proporre queste considerazioni intendo coinvolgere tutti coloro che pensano di poter offrire un contributo: la discussione è aperta.
Mi limito soltanto ad esprimere qualche considerazione come spunto di discussione.
- Troppe parole richiedono un eccessivo sforzo di attenzione: è improbabile che vengano ascoltate, specie se ci rivolgiamo ad un pubblico non specifico, ed anche improbabile che vengano lette.
- Per riuscire a dire qualcosa è necessario avere qualcosa da dire: se non sappiamo cosa dire, la cosa migliore è tacere e lasciare il foglio bianco.
- Se sappiamo cosa dire dobbiamo dirlo nel modo più semplice e conciso possibile: non abbiamo bisogno di esibire la nostra cultura, abbiamo bisogno di farci capire.
- Dobbiamo avere per quanto possibile chiare le nostre motivazioni: la motivazione cambia il contenuto e la qualità del messaggio.
- I qualificatori essenziali dei messaggi potrebbero essere:
- prevalentemente educativi
- prevalentemente commerciali
- prevalentemente ricreativi (li considero a parte anche se potrebbero di volta in volta rientrare in una delle precedenti: un videogioco è commerciale, una satira educativa ... a suo modo, certo!)
- Quale che sia il messaggio possiamo ottenerne la maggiore diffusione agganciandoci anche tangenzialmente alle tematiche più discusse ed agli interessi più vivi del momento.
- Il web è un piccolo universo, uno spazio interplanetario privo di gravità: è necessario crearsi il proprio campo elettromagnetico.
Queste impressioni corrispondono ad una mia prima sensazione, dopo una pionieristica esplorazione conoscitiva da analfabeta informatica, però dopo il sapere occorre il saper fare e quindi il sapere come fare (questa locuzione è presa in prestito dalla tecnica di riabilitazione di Perfetti, ma mi calza).
Mi piacerebbe sentire altre esperienze, consigli, dubbi, indicazioni di altri, blogger e no.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaConcordo sulla tua definizione del web che secondo me si applica però anche al blog. Almeno io considero il mio blog un universo in miniatura e vedo che non potrebbe essere diverso da come è perché l'ho creato a mia immagine e somiglianza. Niente di calcolato naturalmente, è stato una sorta di processo organico che deriva dal fatto che non riuscirei mai a parlare di qualcosa che non mi abbia appassionato o colpito in profondità.
RispondiEliminaCiao!
Visiterò il blog Ivano (anche se non vorrei confondermi, ma mi sembra di averlo già fatto) il tuo dunque rientra nella categoria dei blog scaturiti da una una libera espressione di sé (narcisismo-altruismo) credo naturale trattare gli argomenti di proprio interesse, però se parliamo di vissuti io il mio blog me lo vivo più come una traccia che come una creazione. Grazie del tuo contributo, Ivano. Buona notte.
EliminaIn effetti, Clara, i nostri blog sono impostanti in modo abbastanza diverso. Il mio per esempio è completamente sganciato dall'attualità, a dispetto del fatto che mi interesso molto di politica interna e estera.
EliminaBuona serata.
Ho visto Ivano: io leggo in giro on line e quando ho voglia di riprendere e commentare qualcosa che mi interessa lo faccio, anche se è attualità, poi, a seconda della natura della notizia, posso discuterne o scherzarci: mi diverte e sesso mi aiuta a mettere a punto le idee.
RispondiEliminaDel resto ciascuno di noi fa un uso personale del proprio spazio blog: questo è il bello!
Buongiorno, a proposito :-)
spesso, volevo dire spesso .... che tormento i refusi!!!! :-D
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