Istanbul: brutale attacco della polizia al Gezi Park
15/06/2013
In queste ore, circa alle 20,00 ora locale, la polizia turca in tenuta antisommossa con manganelli, bastoni e lacrimogeni ha iniziato lo sgombero forzato del Gezi Park di Istanbul: l'attacco ha colto di sorpresa i manifestanti, e viene compiuto con una violenza inaudita. I poliziotti demoliscono a bastonate le tende, distruggono e buttano via tutto quello che trovano davanti a loro, arrestano i ragazzi che non sono riusciti a fuggire perché sforniti di maschera antigas.
Sul parco staziona la nuvola di fumo dei lacrimogeni e la polizia allontana e ferma anche i soccorritori che cercano di aiutare le persone che si sentono male per la cortina fumogena. Vengono cacciati via fotografi e giornalisti: non si vuole che venga ripreso quanto sta accadendo.
L'attacco è stato sferrato prima della scadenza dell'ultimo ultimatum del premier Erdogan, che aveva lasciato ancora 24 ore ai manifestanti per organizzare uno sgombero "pacifico".
La maggior parte dei ragazzi sono riusciti a fuggire e vengono inseguiti dalle forze dell'ordine nei vicoli della città. Dopo la devastazione, intorno al parco è stato creato un cordone per impedire a chiunque di entrare ed uscire.
Si attendono aggiornamenti, ma il parco è rimasto vuoto: lo sgombero è completo.
Difficile credere però che questo fermi la protesta nel paese, è più probabile che invece la inasprisca.
In queste ore, circa alle 20,00 ora locale, la polizia turca in tenuta antisommossa con manganelli, bastoni e lacrimogeni ha iniziato lo sgombero forzato del Gezi Park di Istanbul: l'attacco ha colto di sorpresa i manifestanti, e viene compiuto con una violenza inaudita. I poliziotti demoliscono a bastonate le tende, distruggono e buttano via tutto quello che trovano davanti a loro, arrestano i ragazzi che non sono riusciti a fuggire perché sforniti di maschera antigas.
Sul parco staziona la nuvola di fumo dei lacrimogeni e la polizia allontana e ferma anche i soccorritori che cercano di aiutare le persone che si sentono male per la cortina fumogena. Vengono cacciati via fotografi e giornalisti: non si vuole che venga ripreso quanto sta accadendo.
L'attacco è stato sferrato prima della scadenza dell'ultimo ultimatum del premier Erdogan, che aveva lasciato ancora 24 ore ai manifestanti per organizzare uno sgombero "pacifico".
La maggior parte dei ragazzi sono riusciti a fuggire e vengono inseguiti dalle forze dell'ordine nei vicoli della città. Dopo la devastazione, intorno al parco è stato creato un cordone per impedire a chiunque di entrare ed uscire.
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