Avviso

Attenzione: questo è un blog antifascista ed antirazzista. Gli esseri umani sono tutti benvenuti. Grazie per la visita!

Nome

Email *

Messaggio *

Connessione out

     
La piccola clessidra incolore campeggia sullo schermo inesorabilmente e sotto la pagina la scritta "in attesa di risposta" poi dopo un buon quarto d'ora:
"il server proxy non risponde - il server proxy rifiuta la connessione".

"Ma chi sarà mai questo server proxy? Fatemelo conoscere che gli cambio i connotati!"



Si guarda intorno  smarrito: l'impazienza si è tutta fermata sulla bocca dello stomaco e se  ne avverte una leggera nausea. Gli occhi si fermano ancora sullo schermo: il server lo irride col suo messaggio in grassetto nel riquadro bianco:  NON RISPONDE!


Non gli puoi parlare tanto non risponde: ottuso e chiuso, in compenso attira le zanzare, che pungono! 

Sono vive e fastidiose ... loro.


"Forse è il caso di dare due passi"   prova ad alzarsi: le gambe sono intorpidite e c'è un certo formicolio sul dorso del piede sinistro, la pancia va ad urtare sul tavolino: bisogna scostare la sedia, che inciampa inevitabilmente su un paio di scarpe lasciate sul pavimento e finisce per rovesciarsi.


Ormai inviperito, lui la scalcia lontano col piede destro. Ora si è intorpidito anche il destro: barcolla leggermente, la camera è un campo di battaglia, scavalca con cautela lo zaino e raggiunge fortunosamente la bussola, schivando con attenzione esasperata due magliette ed alcune paia di calzini caduti sul pavimento. 
L'intenzione è di raggiungere la cucina: mangerà qualcosa. 
Porca miseria! Non ci sono patatine! Che si può mangiare se non ci sono patatine?
"Non mi hanno comprato le patatine! Nessuno mi pensa, già, che se ne fregano loro?"
Una sigaretta ci vuole: si lascia andare sul divanetto e medita le sue vendette, ma neanche così si può trovare pace, ti pareva che non dovesse squillare il telefono? Che fare? Si può lasciarlo squillare finché non smette, si può rispondere, no rispondere no, si può staccare il filo e toglierselo dalle orecchie. 
Chi può essere? 
"Pronto?"  "Lei è stato selezionato per un'offerta imperdibile!" 
"Ma vaffà!" Stacca di fretta, ma eccolo squillare di nuovo ... poi dice che a uno gli vengono i deliri di persecuzione! Questa volta lo lascia squillare a lungo senza rispondere: afferra il telecomando ed accende la televisione. C'è una signorina sorridente, ma si vede che è un sorriso finto, parla che pare voglia convincerti di qualcosa, ma che sorride a fare? Manco gli volesse ridere in faccia! 
Poi passano le immagini di chissà dove la gente sta scappando per le strade e si spara: che c'era da sorridere? Sarà la solita oca ... e sarà una lunga notte ...


Commenti

Potrebbero interessarti anche:

Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati

Preghiera della sera (poesia)

L'antica saggezza dei proverbi: "O munn è comm un so fà 'ncapa"

L’ombra di Peter Pan

La sconfitta (poesia)