Trapianto di flora batterica intestinale: il secondo intervento in Italia. Prospettive future.
25/06/2013
Al Policlinico Gemelli di Roma è stato eseguito con successo un intervento di trapianto di flora batterica intestinale (il primo nel Lazio ed il secondo in Italia) che ha permesso la guarigione del paziente da una infezione intestinale incurabile.
L'intervento è stato realizzato su di un paziente affetto da una infezione da Clostridium difficile resistente agli antibiotici e causa di diarrea cronica. Il donatore di flora batterica sana era un familiare (consanguineo in 1° grado) del paziente: la flora batterica è stata estratta da un campione fecale, poi sottoposta a processo di purificazione ed infine inoculata nel ricevente con un sondino per la colonscopia.
L'equipe è stata coordinata da Antonio Gasbarrini.
Ora altri pazienti con infezioni incurabili dell'intestino sono in attesa di trapianto del microbiota, ma il potenziale terapeutico di questa nuova pratica non si ferma qui.
La flora batterica intestinale infatti ha la caratteristica di svilupparsi nei primi due o tre anni di vita di ciascun individuo ed è specifica per ciascun soggetto, un pò come il DNA, può alterarsi in seguito ad infezioni o ad alimentazione errata. Studi recenti hanno evidenziato che la tipologia di flora batterica condiziona o meglio è correlata anche alla presenza di disturbi assai diffusi come obesità e diabete. Esperimenti condotti su animali hanno dimostrato che il trapianto di flora batterica intestinale da un animale obeso ad uno magro determina un rapido aumento di peso di quest'ultimo e viceversa. Si spera pertanto di riuscire ad utilizzare questa nuova tecnica anche nella cura dell'obesità e del diabete resistente.
Al Policlinico Gemelli di Roma è stato eseguito con successo un intervento di trapianto di flora batterica intestinale (il primo nel Lazio ed il secondo in Italia) che ha permesso la guarigione del paziente da una infezione intestinale incurabile.
L'intervento è stato realizzato su di un paziente affetto da una infezione da Clostridium difficile resistente agli antibiotici e causa di diarrea cronica. Il donatore di flora batterica sana era un familiare (consanguineo in 1° grado) del paziente: la flora batterica è stata estratta da un campione fecale, poi sottoposta a processo di purificazione ed infine inoculata nel ricevente con un sondino per la colonscopia.
L'equipe è stata coordinata da Antonio Gasbarrini.
Ora altri pazienti con infezioni incurabili dell'intestino sono in attesa di trapianto del microbiota, ma il potenziale terapeutico di questa nuova pratica non si ferma qui.
La flora batterica intestinale infatti ha la caratteristica di svilupparsi nei primi due o tre anni di vita di ciascun individuo ed è specifica per ciascun soggetto, un pò come il DNA, può alterarsi in seguito ad infezioni o ad alimentazione errata. Studi recenti hanno evidenziato che la tipologia di flora batterica condiziona o meglio è correlata anche alla presenza di disturbi assai diffusi come obesità e diabete. Esperimenti condotti su animali hanno dimostrato che il trapianto di flora batterica intestinale da un animale obeso ad uno magro determina un rapido aumento di peso di quest'ultimo e viceversa. Si spera pertanto di riuscire ad utilizzare questa nuova tecnica anche nella cura dell'obesità e del diabete resistente.
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