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Peggiora il clima di fiducia delle imprese italiane

In controtendenza col miglioramento del clima di fiducia dei consumatori, in Aprile cala invece la fiducia delle imprese.
Secondo i dati diffusi questa mattina dall'Istat l'indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane (lesi = Istat economic sentiment indicator) tenendo sempre come riferimento base i valori rilevati nel 2005 posti uguali a 100, nel mese di Aprile 2014 l'indice è sceso ad 88,8 dall'89,5 di marzo. Questo indice viene elaborato valutando diversi settori di impresa:

  • Imprese manifatturiere: in salita, da 99,3 di marzo a 99,9 in aprile.
  • Imprese di costruzione  in peggioramento: da 75,6 a 74,8.
  • Imprese dei servizi in calo: da 92,3 a 91,4.
  • Commercio al dettaglio in salita da 94,5 a 98,0.
L'analisi per i principali raggruppamenti industriali depone per un miglioramento della fiducia per i gruppi principali: 
a) per i beni di consumo da 99,5 a 99,7; 
b) per i beni intermedi da 100,4 a 101,1 
c) e per i beni strumentali da 98,4 a 99,9.

I dati vengono raccolti tramite interviste telefoniche nella prima metà del mese. 
Le domande mirano ad ottenere informazioni sulla situazione attuale e sulle previsioni nell'arco dei prossimi tre mesi, con questionari a risposte multiple, del genere alto, medio, basso e domande relative alle principali variabili dell'azienda e della produzione
Vengono quindi calcolate le medie tra i valori dei quattro settori presi in considerazione, per ciascun settore ove sia necessario i dati vendono destagionalizzati e ciascuna area produttiva incide nel calcolo ponderato della media in diversa misura, in base alla tabella che ne indica in valore percentuale il peso rispetto alla media complessiva:
  • manifatturiero 20,30%
  • costruzioni 9,63%
  • commercio al dettaglio 9,01%
  • sevizi 61,06%
Il dato che appare in maggiore sintonia con l'aumento del clima di fiducia dei consumatori è essenzialmente quello che riguarda il commercio al dettaglio e che conferma l'ottimismo della gente. 
I grafici Istat disponibili fino a febbraio di quest'anno, indicano una tendenza in modesta ripresa del commercio al dettaglio coniugato con una riduzione dei prezzi al consumo.
Secondo i grafici, anche  il Pil, che ha toccato il fondo nel 4° trimestre 2012 segnando un -2,8% segue una tendenziale, benché timida ripresa, segnando nel 4° trimestre 2013 un -0,9%.
Si tratta di una ripresa molto lenta e precaria al momento e ben lontana da quella di altri paesi del nord Europa, inoltre al momento lo stato sociale non sembra averne risentito alcun beneficio, mentre continua a crescere inesorabilmente la disoccupazione, giunta al 13% in febbraio di quest'anno.

Che dire? Il clima di fiducia rispecchia soltanto lo stato d'animo di imprese e consumatori: i dati oggettivi della economia e delle condizioni sociali della popolazione continuano ad essere abbastanza preoccupanti, ma qualcuno ha detto (uno a caso: Antonio Gramsci) l'ottimismo è della volontà!
A riprova di questo, molta stampa oggi mette in evidenza infatti soprattutto il miglioramento della fiducia nei settori manifatturiero e del commercio al dettaglio.


Commenti

  1. "Il mio stato d'animo é tale che se anche fossi condannato a morte, continuerei a essere tranquillo e anche la sera prima dell'esecuzione magari studierei una lezione di lingua cinese per non cadere più in quegli stati d'animo volgari e banali che si chiamano pessimismo e ottimismo. Il mio stato d'animo sintetizza questi due sentimenti e li supera: sono pessimista con l'intelligenza, ma ottimista con la volontà."

    Sinceramente, Gramsci mi appare più come una persona sottomessa e rinunciataria. Ad ogni modo, sono contento che ci sia un miglioramento della fiducia nei settori manifatturiero e del commercio al dettaglio... :-)

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  2. "Il mio stato d'animo é tale che se anche fossi condannato a morte, continuerei a essere tranquillo e anche la sera prima dell'esecuzione magari studierei una lezione di lingua cinese per non cadere più in quegli stati d'animo volgari e banali che si chiamano pessimismo e ottimismo. Il mio stato d'animo sintetizza questi due sentimenti e li supera: sono pessimista con l'intelligenza, ma ottimista con la volontà."

    Sinceramente, Gramsci mi appare più come una persona sottomessa e rinunciataria. Ad ogni modo, sono contento che ci sia un miglioramento della fiducia nei settori manifatturiero e del commercio al dettaglio... :-)

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  3. Cioè mi provochi?? Gramsci rinunciatario?? Gramsci è uno dei pochi donato alla storia ed i cui ideali hanno battuto la tortura e la morte!
    Sempre così fai Jennaro, ma ti giuro: prima o poi mi allungo a Boscotrecase e facciamo i conti! :-D anch'io sono contenta della crescita in quei due settori, ma sono rimasta senza parole nel constatare che i titoli erano opposti! ;-))

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  4. Cioè mi provochi?? Gramsci rinunciatario?? Gramsci è uno dei pochi donato alla storia ed i cui ideali hanno battuto la tortura e la morte!
    Sempre così fai Jennaro, ma ti giuro: prima o poi mi allungo a Boscotrecase e facciamo i conti! :-D anch'io sono contenta della crescita in quei due settori, ma sono rimasta senza parole nel constatare che i titoli erano opposti! ;-))

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  5. Trecase, Clara, e anche se una delle due Pasticcerie ha chiuso da poche settimane, l'altra è ancora aperta... sicuramente d'avanti a un buon pasticcino saprò farmi perdonare... :-)

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