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Cani, gatti e condomini


Ecco una trilogia che più litigiosa non si può: cani  e gatti sono nemici per antonomasia e sui condomini è meglio stendere un velo pietoso.
Il 20 novembre, ieri l'altro, si è parlato della approvazione al senato del progetto di legge di riforma del condominio, già approvato alla camera. La legge sarà in vigore dopo sei mesi dalla sua pubblicazione sulla gazzetta ufficiale.
Si tratta di una materia che non veniva aggiornata da tempo, sicché assistiamo ad un adeguamento delle multe per i trasgressori dei regolamenti ed alla introduzione del divieto di un divieto, ovvero nessun regolamento condominiale potrà più vietare ad un condomino  di tenere nella propria abitazione animali domestici. Questa degli animali domestici è sempre stata una questione infuocata nei condomini. Non tutti amano gli animali e gli animali sono animali, quindi sporcano, abbaiano e miagolano ad ogni orario.

Ora per quanto riguarda la pulizia va detto che le persone che si occupano degli animali in questione hanno il dovere di pulire  gli spazi comuni dagli escrementi ed altri rifiuti lasciati dai loro animali, ma questa era già legge, prima della approvazione di questa nuova normativa: in realtà non tutti lo fanno, tante persone che portano da mangiare agli animali non si preoccupano poi di togliere residui di cibo, carte e piatti di plastica.
Le condotte scorrette vanno sanzionate primo perché l'amore per gli amici a quattro zampe non esime dal rispetto della convivenza civile e secondo perché tutti coloro che si sentiranno nauseati ed irritati dalla sporcizia finiranno per odiare le povere bestie, che invece non c'entrano niente.
Altro problema legato agli animali domestici è il disturbo che possono arrecare quando si mettono ad abbaiare o miagolare a tutte le ore del giorno e della notte: questo è un aspetto più delicato e di difficile soluzione. Come si fa infatti ad impedire ad un cane di abbaiare? Non si può, così come non si può impedire ad un bambino di piangere: checché se ne dica non lo possiamo imbavagliare.
L'animale domestico è un animale da compagnia non solo nel  senso che ci fa compagnia, ma soprattutto nel senso che ha bisogno della nostra presenza e della nostra compagnia: chi non dispone di spazi all'aperto e vive poco in casa dovrebbe riflettere bene prima di adottare un animaletto ...
In realtà molti "dispetti" e piccoli disastri sono un segnale del disagio che l'animale si può vivere, perché lasciato solo a lungo in casa in assenza dei suoi padroni.
Quando nascono insieme cani e gatti convivono senza molte difficoltà: certo qualche diffidenza è inevitabile, ma infine si adattano nella maggior parte dei casi.
Potrebbe essere così anche per i condomini umani ...

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