CRISI STORICA & CRISI PERENNE
Non voglio dire niente e non voglio fare propaganda per nessuno ed ancor meno per le mie idee (che sono poche, ma in compenso molto confuse, perché c'è anche crisi di valori ed ideologie).
Non si parla d'altro che di crisi: ora poi che si avvicina il tempo delle elezioni sembra che tutti abbiano qualche soluzione in tasca. Pensarci prima, no?
La gente si divide in diverse categorie oggettive e di pensiero.
Le categorie oggettive sono sostanzialmente due:
1) quelli che sono rimasti in mobilità o senza lavoro, vale a dire i vari esodati, licenziati, disoccupati e sottoccupati: sono le persone che hanno perso tutto e si sono vedute defraudare delle proprie aspettative per il futuro, oltre che trovarsi a vivere un disagio materiale serio per cui sono arrabbiatissimi e disperati.
2) quelli che sono riusciti a conservare un tenore di vita accettabile, anche se il potere d'acquisto dei loro introiti si è ridotto considerevolmente, per cui sono in ansia per il futuro.
Le categorie di pensiero sono solo in parte vincolate alla condizione oggettiva.
Abbiamo
1) scettici e disfattisti: "sono tutti ladri, non c'è altro rimedio che la rivoluzione ..."
2) possibilisti: "distinguo, vedo, c'è questo e poi quello ..".
3) fatalisti: "la crisi è una calamità naturale, aspettiamo che passi ..."
4) quelli che aderiscono ad un partito ed in questo momento cercano di guadagnare consensi, come sia sia.
La sensazione della maggior parte delle persone, comunque, è che tutto passi parecchie spanne al di sopra delle nostre povere teste vuote: potrebbe essere questo uno dei motivi per cui alcuni rifiutano il voto, senza nulla togliere all'astensione di mafie, camorre e 'ndranghete varie, che pare non abbiano scelto ancora gli interlocutori privilegiati: aspettano di vedere che succede, al momento il giudizio è sospeso.
Non tutti ricordano che Monti ha rappresentato la diretta conseguenza di Berlusconi e del berlusconismo: perché alla fine, fare ancora finta di nulla per continuare ad arricchire gli eletti furbi del reame avrebbe portato l'Italia alla deriva, non questa povertà, ma il crollo (fuori dall'Europa, inflazione alle stelle, etc ... ).
Ora c'è da fare se lo si fa seriamente, ma io riuscirò a credere solo a chi imporrà sacrifici alla classe dirigente: io sarò in un paese civile solo quando vedrò i parlamentari in autobus, perché questo significherà che:
1) i trasporti pubblici funzionano adeguatamente e sono confortevoli e puliti
2) il politico è uno che fa il suo lavoro e non un oligarca.
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