Pizza!
Di sabato sera la pizza ci vuole. potete ordinarla, ma anche prepararla a casa è semplice, si si vuole ...
La mia pizza gode di una certa notorietà tra gli amici di mio figlio, tanto che mi è stato chiesto di prepararne per le varie scampagnate primaverili, quale mio personale contributo alle varie grigliate e colazioni a sacco.
Giusto per non montarmi la testa ho considerato l'ipotesi che un tale spiccato gradimento potesse dipendere dal fatto che la mia pizza viene regalata e perciò si può mangiare gratis ... (circostanza rilevante se si considera la giovane età e la bolletta cronica degli studenti).
Benché tormentata dall'amletico dubbio ho deciso, comunque, di passare pubblicamente la ricetta, grazie alla mia indole ottimista ed altruista.
Naturalmente voi non avete il forno a legna, né il vostro (e tanto meno il mio, che anzi funziona a scartamento ridotto) forno potrà mai raggiungere le temperature di un forno professionale, inoltre voi non potrete preparare l'impasto col criscito (voce dialettale che indica un tipo di lievito naturale) e quindi in nessun caso la vostra pizza, né la mia, potranno essere come quelle della pizzeria (napoletana s'intende, perché altrove, a parte l'uso del forno elettrico, non sanno proprio cosa sia una pizza): la vostra pizza, benché non identica a quella della pizzeria, sarà buonissima: state tranquilli!
Procediamo: vi servono farina, lievito di birra, sale, acqua ed una patata (attenzione alla qualità della patata: dovete usare una patata asciutta di quelle che si adoperano per i crocché, sennò l'impasto riesce molle).
Prima fate bollire la patata con tutta la buccia. Per un mezzo Kg. di farina circa sarà sufficiente una patatina di 3 cm. di diametro: la patatina vi aiuterà a rendere soffice la pizza, ma dovete fare una pizza, non gli gnocchi, perciò giusto il tanto necessario!
Preparate su un ripiano o in una zuppiera capiente la farina, quando la patata è cotta lasciatela intiepidire, pelatela e schiacciatela con l'apposito utensile (lo schiacciapatate: l'avete presente?) sopra la farina.
Aggiungete due cucchiaini da caffè di sale (il pane sciapito lasciamolo mangiare ai fiorentini, con buona pace dell'Alighieri) quindi sciogliete in un bicchiere d'acqua un cubo di lievito di birra, usando una forchetta per schiacciarlo e girate, finché sia sciolto: versate sulla farina, poi aggiungete ancora un secondo bicchiere d'acqua, sempre mescolandolo nel bicchiere per sciogliere i residui di lievito.
Ora siete pronti per realizzare il sogno di ogni bambino e cioè affondare le mani e rimescolare la poltiglia.
Giusto per la precisione va detto che le vostre mani devono essere state preventivamente lavate con molta cura, insaponandole diverse volte fin sotto i gomiti e lavorando bene con lo spazzolino per unghie (non so se avete presente la preparazione per la sala chirurgica ... no?). Dovrete, inoltre, sempre preventivamente avere raccolto i capelli in modo da non rischiare che qualcuno possa finire nel vostro impasto (questo non è uno spot pubblicitario dove le massaie puliscono in abito da sera e con i capelli al vento: qui la pizza vogliamo farla sul serio!).
Mescolate l'impasto inizialmente strizzandolo nelle mani e quindi,ottenuta una massa densa rigirandolo e schiacciando con i polsi. Naturalmente dovete usare un pò di farina per staccare l'impasto appiccicato alle mani e valutare la consistenza: se è troppo appiccicoso e molle va aggiunta un pò di farina (un pugnetto per volta nella mano) se è duro bagnate le mani, aggiungete qualche cucchiaio di acqua e continuate ad impastare.
Dovete raggiungere la giusta consistenza: l'impasto di giusta consistenza lo sentite appiccicoso al tatto, ma si stacca dalla mano. Bene ora fate una palla col vostro impasto (regalatene un pò ai vostri bambini se ne avete: si divertono un mondo ad impastare) e mettetela a riposare in una zuppiera grande, coperta con un canovaccio pulito.
Bisogna lasciar riposare mediamente un paio d'ore. Dopo un paio d'ore l'impasto è cresciuto: se avete tempo potete reimpastarlo, infarinandovi prima le mani e lasciarlo ricrescere, ma potete anche stendere direttamente nella teglia.
La teglia deve essere abbastanza grande, come una piastra da forno, sono preferibili quelle antiaderenti, così potete risparmiare di ungerla ed infarinarla.
Importante è come si stende la pizza: noi dobbiamo fare la pizza, non un panettone, non una crescenta, non una carta da musica, ma una pizza! Vale a dire: sottile, ma elastica e consistente.
Io prendo un pezzo di impasto lo definisco in mano dai bordi, sicché diventa un disco, lo appoggio nella teglia e qui lo lavoro a partire dal centro comincio a schiacciare col bordo esterno della mano (dal lato del pollice) usando il polso e la radice del pollice (l'eminenza tenar diciamo) faccio ruotare la mano così posizionata in modo da schiacciare l'impasto dal centro verso l'esterno ed a raggiera seguendo tutta la circonferenza della pizza, continuo fino a che la pizza è stesa completamente: risulterà di forma circolare e normalmente il bordo resterà un pò rialzato.
Possiamo condirla come vogliamo: pomodoro e mozzarella, wurstel, mozzarella e patatine, salsicce e broccoli, etc. in genere dovete aggiungere un filo d'olio di oliva ed un pizzico di sale.
Assicuratevi che il forno sia già ben riscaldato prima di infornare: dovete cuocere la pizza a 200 o 250°C a seconda del vostro forno, si cuoce in 15 minuti.
Sfornate e buon appetito!
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