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Il sentimento religioso (parte quarta: il buco nero, la donna)



  " Nella relatività generale si definisce buco nero un corpo celeste estremamente denso, dotato di un'attrazione gravitazionale talmente elevata da non permettere l'allontanamento di alcunché dalla propria superficie. Questa condizione si ottiene quando la velocità di fuga dalla sua superficie è superiore alla velocità della luce. Un corpo celeste con questa proprietà risulterebbe invisibile e la sua presenza potrebbe essere rilevata solo indirettamente, tramite gli effetti del suo intenso campo gravitazionale. Fino ad oggi sono state raccolte numerose osservazioni astrofisiche che possono essere interpretate (anche se non univocamente) come indicazioni dell'effettiva esistenza di buchi neri nell'universo." (Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.)
Teoria affascinante: il buco nero è un corpo celeste invisibile (come per millenni lo è stata la donna cui veniva, e tutt’ora in alcune culture, viene preclusa la vita sociale) estremamente pericoloso appunto perché invisibile, ma potentissimo, capace di risucchiare nel suo nulla qualunque altra cosa (come demoniaca è stata per millenni considerata la donna ) ricco di attraente mistero (come ogni donna che si rispetti) ed infine anch’ella come le ciambelle e questi straordinari corpi celesti col “buco”.
Il fatto è che di questi benedetti buchi l’umanità ha sempre saputo poco: nell’immaginario infantile il ventre della madre contiene infiniti bambini ed il suo seno profusione di latte. Che invidia! In fondo il problema di controllare ed impadronirsi della donna (presente nella maggior parte degli uomini di qualunque cultura e religione ancora oggi) nasce da questa fantasia infantile. La tendenza di molte religioni è ancora questa: espropriare la donna del suo corpo e soprattutto del suo fertile ventre e del suo latte caldo, dolce, buono, capace di riempire di soddisfatta sicurezza ogni creatura. Nella cultura medievale le donne venivano considerate inferiori ad alcuni animali domestici (un modo come un altro per esorcizzare la paura del buco …). Le principali religioni monoteiste predicano la assoluta sottomissione della donna. L’importante è essere sicuri di controllarla: una donna sola fa paura, la donna indipendente è stata bruciata viva sul rogo. La donna non deve parlare, né avere opinioni, ma essere disposta a rimanere segregata, obbedire, figliare, tacere e subire. Oggi una donna che si arroghi il diritto di scegliere per sé non viene più chiamata strega, ma assassina: tant’è vero che la civiltà si è evoluta … (continua ...)

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