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I "No Tav" e l'informazione

Secondo una notizia ANSA è stato aggredito oggi un cameraman della RAI che svolgeva il suo lavoro a Torino, riprendendo l'apertura del processo ai militanti del movimento no tav (45 imputati) per i fatti accaduti la scorsa estate. Attivisti del movimento gli hanno intimato di spegnere le telecamere ed, alla risposta evidentemente negativa, sono passati a vie di fatto con pugni e sputi.
L'uomo ha dovuto ricorrere a cure ospedaliere.
Ora, qualunque cosa si voglia pensare dei Tav e del processo: perché aggredire una persona che sta facendo il suo lavoro? Il cameraman è stato colpito al basso ventre, c'è da credere intenzionalmente, una mossa vietata anche negli scontri sportivi: una pessima pubblicità per questo movimento che dimostra di voler impedire l'informazione in maniera assai poco democratica e di usare metodi  che in verità di leale e sportivo hanno ben poco.
L'apertura del processo è stato spostata al 21 gennaio prossimo.

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