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Il sentimento religioso



Lo sgomento vissuto innanzi alle forze della natura capaci di sopraffare la volontà e la vita degli  individui, l’acuta coscienza del proprio limite e della propria finitezza ai tempi antichi in cui il contatto con la natura entrava quotidianamente nei vissuti delle persone. La magia contenuta in un filo d’erba lucido di rugiada ed il miracolo del sole che scalda, del frutto che nutre, dell’onda che salva cullando il naufrago dolcemente verso la spiaggia: tutto questo e la capacità di attribuire a queste forze incombenti e superiori una intenzione ed una coscienza come nell’umana mente costituisce parte del nucleo di un sentimento religioso universale che accompagna l’umanità dalle sue origini fino a noi.
La morte che tradisce quella percezione di sé come eterni, percezione che spesso accompagna i giovani e grazie alla quale , forse, la natura protegge la coscienza dell’uomo dalla paura e dal dolore.
La morte respinta, quando la sua ala sfiora l’umano troppo da vicino, cacciata via ed esorcizzata attraverso ritualità e credenze accomunate da un’unica idea universale, sintetizzabile nell’assunto che l’esistenza continui oltre la soglia ed oltre il velo, varcando la porta di una diversa dimensione: questa è probabilmente la radice ancora più profonda della religiosità intesa come insieme di emozioni, credenze e sentimenti, ora dilanianti, ora immensi ed esaltanti, ma comunque tali da non poter restare contenuti nella interiorità individuale e che perciò vengono collocati all’esterno, oggettivati, in una certa misura, reificati attraverso la credenza religiosa.
La religione probabilmente ha anche rappresentato il primo  tentativo di spiegare secondo l’umana logica accadimenti casuali, un modo per allontanare la paura e tentare di “controllare” le forze superiori con riti e preghiere e sul piano sociale soprattutto un potente strumento di controllo giacché ogni norma capace di attivare il nucleo di religiosità interiore dell’individuo viene temuta e rispettata più di ogni altra grazie al profondo impatto emotivo che riesce a suscitare …. (forse continuerò)

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