Europa: è possibile un accordo?
L'unione europea fa fatica a raggiungere intese condivise sul bilancio 2014/2020.
Nessuno si aspettava che la trattativa fosse facile. Austerità, tagli di spese e di servizi sembrano dominare nella politica economica, anche se questa linea evidentemente blocca le possibilità di crescita.
I vari paesi, tra cui l'Italia, hanno assunto degli impegni che, in quanto tali, dovranno essere onorati, ma le linee guida di fondo diventano ora argomento di discussione perché in realtà non sappiamo dove possono condurre. Il problema non è fare sacrifici, ma essere convinti della loro utilità, oltre che della loro necessità.
Il fatto è che sacrificarsi oggi per ritrovarsi in una situazione ancor peggiore domani è qualcosa che nessuno ha voglia di fare. Il singolo cittadino vuole sentirsi, almeno per un minimo, garantito rispetto al futuro. Bisognerebbe che non solo i singoli governi si ponessero il problema della crescita economica, ma che questa diventasse una priorità di tutta la Unione Europea. Si dice che è necessario raggiungere il pareggio di bilancio e ci auguriamo che questo sia possibile, ma ancora non è chiaro a quale prezzo.
Sappiamo che una parte del debito maturato è legato a speculazioni ed è certo che se non si riesce ad arginarle sarà difficile venirne fuori.
La Francia ha perso la cosiddetta tripla A e comincia a trovarsi in difficoltà a sua volta. L'accordo sulla Grecia non è ancora raggiunto: bisogna stabilire una rotta che non può essere solo quella dell'impoverimento e del taglio dei servizi, perché con questa politica l'Europa rischia di fare poca strada e soprattutto di non essere amata o considerata una risorsa quanto meno dai paesi che vengono maggiormente penalizzati.
L'unione europea non può essere concepita come una struttura composta da paesi forti e "colonie": non sarebbe un progresso, ma una involuzione, non può neanche essere composta da nazioni che producono ed altre che parassitano con corruzione interna al proprio apparato politico.
Se l'Europa vuole esistere deve riuscire ad operare scelte più coraggiose.
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