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1° Maggio: lavorare meno, lavorare tutti!

                                                                                                                         

Oggi il concerto dei sindacati a Roma a Piazza San Giovanni, un altro concerto  all'Old River nel Casertano, senza sindacati, ma a pagamento, perché bisogna far festa: è il primo maggio!
Tutti i giovani ed i ragazzi si sono riversati nei treni in canotta e pantaloncini corti: fa un caldo soffocante, una giornata da mare! La Circumvesuviana, come al solito,  ha illuso i viaggiatori e poi li ha lasciati a piedi per millantati motivi di "ordine pubblico" come vociava l'altoparlante, il servizio è stato sospeso poco prima delle 13,00.  Non si sa se sia per una vendetta della camorra contro l'amministrazione di sinistra o per il disagio dell'azienda che si è vista tagliare tutti i fondi, ma sta di fatto che più che un servizio di trasporto, qui a Napoli ormai abbiamo il disservizio di trasporto, con buona pace dei nuovi ministri (compreso quello dei trasporti) ...
Ma è festa: oggi non c'è fretta.

Nell'ansia di festeggiare con gite e concerti, pochi ricordano che il primo maggio è la celebrazione di una giornata di lotta, di scontro sociale e di classe, una commemorazione di martiri, perché la protesta operaia fu repressa nel sangue.

 Una roba vecchia da memoria storica, che risale al 1886, ma se è vero che la memoria rappresenta la nostra identità allora la perdita di memoria è deterioramento, evanescenza o, se vogliamo usare proprio un termine tecnico, demenza. Meglio ricordare quindi: si lottava per la riduzione delle ore della giornata lavorativa. 


Agli albori della rivoluzione industriale, infatti, la giornata di lavoro poteva durare 12, 14 anche 16 ore (tanto 8 ore di sonno bastano!) ma gli operai volevano che la giornata di lavoro durasse soltanto 8 ore, volevano: "otto ore di lavoro, otto di svago ed otto per dormire".



Fu organizzata una manifestazione di piazza negli Stati uniti a Chicago il primo maggio 1886: la data era stata fissata dalle organizzazioni sindacali statunitensi come il giorno a partire dal quale i lavoratori si sarebbero rifiutati di lavorare più a lungo di otto ore.

Erano una folla immensa nelle piazze, oltre 80.000 persone: i salariati da una parte ed i padroni, gli industriali con le forze di polizia e le proprie milizie private dall'altra.
I manifestanti furono attaccati quel giorno ed i seguenti:  il 3 maggio si sparò sulla folla (sei morti e tanti feriti) il quattro maggio l'esplosione di un ordigno (che non si sa a chi appartenesse) uccise alcuni poliziotti che tentavano di interrompere un comizio: nei giorni successivi ancora spari sulla folla, altri nove morti, devastazione e chiusura delle sedi sindacali, infine furono  arrestati  tutti gli organizzatori della manifestazione. Di otto imputati sette vennero condannati a morte: per quattro di loro fu eseguita la condanna tramite impiccagione l'11 novembre 1887, uno si suicidò in cella il giorno prima dell'esecuzione ed altri due furono "graziati" nel senso che la pena fu commutata in ergastolo. Furono questi i famosi martiri di Chicago.


Nel 1889 il Congresso di Parigi proclamò il primo maggio la festa internazionale del lavoro per commemorare i martiri del primo grande sciopero operaio della storia.


BUON PRIMO MAGGIO A TUTTI!

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