L'uomo e il mare ovvero il Presidente e la Costituzione
30/05/2013
Ogni giorno ed in tutti i media si parla di disoccupazione, crisi, disperazione, lavoro che non c'è e giovani senza prospettiva.
Oggi ne ha parlato il presidente della Repubblica: la notizia non ha particolare risalto, forse proprio perché se ne parla ogni giorno ed ognuno dice la sua, ma Giorgio Napolitano oggi nel suo riferimento alla disoccupazione giovanile ha richiamato l'articolo 1 della nostra Costituzione, laddove si parla di "una Repubblica fondata sul lavoro".
L'attuale situazione sociale ed economica viene quindi a minare profondamente i principi istituzionali dello stato: il senso dell'accostamento non ha altra lettura.
Le parole di Napolitano: "Dobbiamo essere una Repubblica all'altezza dell'articolo 1 della Costituzione (...) quel primo articolo ebbe grande significato e si discusse moltissimo in Assemblea Costituente (...) fondata sul lavoro è qualcosa in più".
Attualmente l'organizzazione internazionale del lavoro ha contato circa 75 milioni di disoccupati giovani e nel mondo occidentale (i cosiddetti paesi ricchi) sono 26 milioni i giovani che non lavorano, non studiano e non sono inseriti in alcun percorso formativo: una generazione o forse due bruciate.
Ogni giorno ed in tutti i media si parla di disoccupazione, crisi, disperazione, lavoro che non c'è e giovani senza prospettiva.
Oggi ne ha parlato il presidente della Repubblica: la notizia non ha particolare risalto, forse proprio perché se ne parla ogni giorno ed ognuno dice la sua, ma Giorgio Napolitano oggi nel suo riferimento alla disoccupazione giovanile ha richiamato l'articolo 1 della nostra Costituzione, laddove si parla di "una Repubblica fondata sul lavoro".
L'attuale situazione sociale ed economica viene quindi a minare profondamente i principi istituzionali dello stato: il senso dell'accostamento non ha altra lettura.
Le parole di Napolitano: "Dobbiamo essere una Repubblica all'altezza dell'articolo 1 della Costituzione (...) quel primo articolo ebbe grande significato e si discusse moltissimo in Assemblea Costituente (...) fondata sul lavoro è qualcosa in più".
Attualmente l'organizzazione internazionale del lavoro ha contato circa 75 milioni di disoccupati giovani e nel mondo occidentale (i cosiddetti paesi ricchi) sono 26 milioni i giovani che non lavorano, non studiano e non sono inseriti in alcun percorso formativo: una generazione o forse due bruciate.
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