Concussione e prostituzione minorile: chiesti sei anni per Berlusconi.
13/05/2013
Una condanna a sei anni e la interdizione perpetua dai pubblici uffici è quanto richiesto oggi con la sua requisitoria dal Pubblico ministero Ilda Boccassini per Silvio Berlusconi imputato per concussione e prostituzione minorile.
La Boccassini sostiene che Berlusconi era al corrente della minore età della ragazza, avendone avuto informazione da Emilio Fede, che ne era a conoscenza per avere presieduto nel 2009 ad un concorso di bellezza cui la ragazza aveva partecipato. La tesi è che difficilmente Fede avrebbe taciuto un dettaglio del genere a Berlusconi. Al tempo, inoltre, Berlusconi era noto per la sua propensione per le minorenni (vedi il caso di Noemi Letizia) e le "cene" famose di Arcore erano organizzate con giovani donne per "il piacere" di Berlusconi.
Boccassini ritiene certo che vi furono rapporti sessuali tra la giovane e Berlusconi, dai quali la ragazza "trasse benefici".
Non da ultimo tutte le giovani signore che partecipavano agli eventi mondani ad Arcore, sono tutt'ora a libro paga di Berlusconi ...
Sempre secondo le tesi di Boccassini, quando Berlusconi fece la famosa telefonata per liberare dall'arresto "Ruby" non è pensabile che tutto questo venisse fatto solo per "pietà" verso la ragazza, ma piuttosto per proteggere il politico, allora premier, cui la ragazza era legata. Né è immaginabile che Berlusconi credesse realmente alla parentela millantata dalla giovane con Mubarak, così come non poteva crederci la polizia.
Una requisitoria durissima, inasprita nei toni probabilmente anche a causa delle manifestazioni inscenate dal PDL contro la magistratura.
Ruby dal canto suo nega di essersi mai prostituita: "era contrario ai miei principi" né di avere mai avuto rapporti sessuali col "papi" benché la sua attendibilità appaia discutibile per essere stata destinataria di oltre 4 milioni e 500 mila euro donatele da Berlusconi, come risulta da intercettazioni telefoniche, prelievi effettuati dall'ex premier ed altri riscontri materiali.
Berlusconi nega naturalmente ogni addebito, grida all'odio delle toghe contro di lui ed alla persecuzione.
Il 3 giugno si tornerà in aula per la difesa ed il 24 giugno potrebbe esserci la sentenza.
Una condanna a sei anni e la interdizione perpetua dai pubblici uffici è quanto richiesto oggi con la sua requisitoria dal Pubblico ministero Ilda Boccassini per Silvio Berlusconi imputato per concussione e prostituzione minorile.
La Boccassini sostiene che Berlusconi era al corrente della minore età della ragazza, avendone avuto informazione da Emilio Fede, che ne era a conoscenza per avere presieduto nel 2009 ad un concorso di bellezza cui la ragazza aveva partecipato. La tesi è che difficilmente Fede avrebbe taciuto un dettaglio del genere a Berlusconi. Al tempo, inoltre, Berlusconi era noto per la sua propensione per le minorenni (vedi il caso di Noemi Letizia) e le "cene" famose di Arcore erano organizzate con giovani donne per "il piacere" di Berlusconi.
Boccassini ritiene certo che vi furono rapporti sessuali tra la giovane e Berlusconi, dai quali la ragazza "trasse benefici".
Non da ultimo tutte le giovani signore che partecipavano agli eventi mondani ad Arcore, sono tutt'ora a libro paga di Berlusconi ...
Sempre secondo le tesi di Boccassini, quando Berlusconi fece la famosa telefonata per liberare dall'arresto "Ruby" non è pensabile che tutto questo venisse fatto solo per "pietà" verso la ragazza, ma piuttosto per proteggere il politico, allora premier, cui la ragazza era legata. Né è immaginabile che Berlusconi credesse realmente alla parentela millantata dalla giovane con Mubarak, così come non poteva crederci la polizia.

Ruby dal canto suo nega di essersi mai prostituita: "era contrario ai miei principi" né di avere mai avuto rapporti sessuali col "papi" benché la sua attendibilità appaia discutibile per essere stata destinataria di oltre 4 milioni e 500 mila euro donatele da Berlusconi, come risulta da intercettazioni telefoniche, prelievi effettuati dall'ex premier ed altri riscontri materiali.
Berlusconi nega naturalmente ogni addebito, grida all'odio delle toghe contro di lui ed alla persecuzione.
Il 3 giugno si tornerà in aula per la difesa ed il 24 giugno potrebbe esserci la sentenza.
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