Continuano le polemiche intorno a Cecile Kyenge
Continuano le polemiche intorno alla figura del nuovo ministro per l'integrazione. Oggi il ministro per le pari opportunità, Josefa Idem, ha dato mandato all'ufficio nazionale antidiscriminazione di avviare un'istruttoria per il reato di istigazione all'odio razziale da parte dei siti responsabili degli insulti rivolti a Kyenge. l'Unar, intanto a sua volta, ha immediatamente chiesto alla polizia postale di rimuovere tutte le espressioni razziste.
Mario Borghezio (eurodeputato delle Lega Nord) uno dei protagonisti della campagna denigratoria contro la Kyenge, imperterrito, continua a parlare di governo del "bonga bonga".
Chissà, poveretto forse preferiva il "bunga bunga".
Ma ancora non è finita: Luca Zaia, presidente leghista della regione Veneto, chiama in causa Kyenge, che a suo avviso, dovrebbe visitare una turista austriaca, vittima di stupro da parte di due extracomunitari.
Ci si chiede il perché di questo inedito invito ad un ministro per l'integrazione: trattandosi di violenza su una donna forse il ministero delle pari opportunità avrebbe maggiore attinenza alla materia, ma di sicuro avrebbe maggiore utilità per la vittima (cui per inciso va tutta la nostra solidarietà) la visita da parte di qualche buon psicologo piuttosto che di un ministro.
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