A Catania l'ennesimo suicidio da crisi
Ancora uno, un giovane di 36 anni, Giuseppe Messina, con una moglie e due bambini piccoli, uno di 5 mesi e l'altro di 15 mesi, è rimasto vittima della crisi economica e della disoccupazione.
Era depresso perché non riusciva più a sostenere la sua giovane famiglia: ormai da otto mesi era senza lavoro ed ha deciso di farla finita.
La tragedia si consuma a San Pietro Clarenza in provincia di Catania.
Il giovane nucleo familiare poteva contare sul supporto e sulla rete di solidarietà presente ed in grado di soccorrerli per ogni necessità nell'ambito della famiglia di origine, ma Giuseppe evidentemente non ha retto l'umiliazione, il vissuto di "inutilità" ed incapacità che si accompagnava a questa sua condizione di disoccupato ed ha smesso di credere in se stesso e nel suo futuro.
L'uomo ha sviluppato una depressione che si è conclusa con il gesto estremo.
Appena di ieri la notizia dell'imprenditore quarantasettenne che si è ucciso, dandosi fuoco a Savona.
Ormai non passa giorno senza una notizia di questo genere: non vogliamo ignorarle, né farvi l'abitudine.
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