15 anni di buona e cattiva sorte, di salute e malattia, finché il giudice non vi separi ....
27/05/2013
Nudo e crudo il dato ISTAT: la durata media dei matrimoni italiani dal momento della cerimonia delle nozze alla separazione è di 15 anni, 18 se si considera la data del divorzio.
Separazioni e divorzi sono aumentati di frequenza di anno in anno dal 1995 ad oggi: nel '95 su 1.000 matrimoni si contavano 158 separazioni ed 80 divorzi, nel 2011 siamo saliti a 311 separazioni e 182 divorzi.
Mediamente il matrimonio dura 15 anni con una età media della donna di 43 anni e 46 per il marito all'atto della separazione; la maggior parte dei coniugi (90,3%) sceglie l'affido condiviso per i figli.
Resta custode del tetto coniugale la moglie: in quasi il 60% dei casi, infatti, le viene assegnato l'appartamento condiviso durante il matrimonio. In circa l'85% dei casi le separazioni sono consensuali.
La tendenza espressa da questi dati, tuttavia, non è affatto apprezzata dalla cultura cattolica ed il papa oggi durante la sua omelia a Santa Marta muove un rimprovero a coloro per i quali "va bene seguire il Signore, ma fino ad un certo punto" ed ancora contro la mentalità del provvisorio e la cultura del benessere, additando la nostra paura delle "scelte definitive". Non va neanche bene, secondo il papa, avere un solo figlio, limitandosi magari per non sacrificare le vacanze o altre ambizioni economiche della coppia.
Fatto sta che la sacralità eterna del contratto matrimoniale resta ormai solo un ricordo del passato ...
Nudo e crudo il dato ISTAT: la durata media dei matrimoni italiani dal momento della cerimonia delle nozze alla separazione è di 15 anni, 18 se si considera la data del divorzio.
Separazioni e divorzi sono aumentati di frequenza di anno in anno dal 1995 ad oggi: nel '95 su 1.000 matrimoni si contavano 158 separazioni ed 80 divorzi, nel 2011 siamo saliti a 311 separazioni e 182 divorzi.
Mediamente il matrimonio dura 15 anni con una età media della donna di 43 anni e 46 per il marito all'atto della separazione; la maggior parte dei coniugi (90,3%) sceglie l'affido condiviso per i figli.
Resta custode del tetto coniugale la moglie: in quasi il 60% dei casi, infatti, le viene assegnato l'appartamento condiviso durante il matrimonio. In circa l'85% dei casi le separazioni sono consensuali.
La tendenza espressa da questi dati, tuttavia, non è affatto apprezzata dalla cultura cattolica ed il papa oggi durante la sua omelia a Santa Marta muove un rimprovero a coloro per i quali "va bene seguire il Signore, ma fino ad un certo punto" ed ancora contro la mentalità del provvisorio e la cultura del benessere, additando la nostra paura delle "scelte definitive". Non va neanche bene, secondo il papa, avere un solo figlio, limitandosi magari per non sacrificare le vacanze o altre ambizioni economiche della coppia.
Fatto sta che la sacralità eterna del contratto matrimoniale resta ormai solo un ricordo del passato ...
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