Crisi economica: si risparmia sull'alimentazione dei bambini
11/05/2013
Si è concluso il 69° Congresso annuale della SIP (Società Italiana di Pediatria) apertosi l'8 maggio a Bologna.
Sono stati trattati argomenti disparati relativi alla salute psico fisica dell'infanzia ed dell'adolescenza: nelle fasi conclusive è stato anche affrontato il nodo (problematico in tempo di crisi) della alimentazione e della sicurezza alimentare infantile.
Risulta che gli acquisti di alimenti specifici per la età 0-36 mesi abbiano registrato una flessione del 4,3% corrispondente ad un risparmio complessivo delle famiglie pari a 89,3 milioni di euro: in particolare è il latte artificiale quello che ha registrato il maggiore calo d'acquisto (23,7 milioni di euro in meno nel 2012 rispetto al 2011).
I pediatri consigliano l'allattamento al seno o il latte adattato almeno per il primo anno di vita.
In realtà, a parte i possibili fenomeni di intolleranza, uno dei motivi della preoccupazione sta nel fatto che la legislazione per i prodotti alimentari specificamente destinati alla prima infanzia è molto più restrittiva se paragonata a quella che riguarda i prodotti alimentari per gli adulti, sicché utilizzando alimenti per adulti più probabilmente il bambino può essere esposto a contaminanti tossici, potenzialmente nocivi per tutti, ma molto più dannosi proprio per i più piccoli.
Si è concluso il 69° Congresso annuale della SIP (Società Italiana di Pediatria) apertosi l'8 maggio a Bologna.
Sono stati trattati argomenti disparati relativi alla salute psico fisica dell'infanzia ed dell'adolescenza: nelle fasi conclusive è stato anche affrontato il nodo (problematico in tempo di crisi) della alimentazione e della sicurezza alimentare infantile.
Risulta che gli acquisti di alimenti specifici per la età 0-36 mesi abbiano registrato una flessione del 4,3% corrispondente ad un risparmio complessivo delle famiglie pari a 89,3 milioni di euro: in particolare è il latte artificiale quello che ha registrato il maggiore calo d'acquisto (23,7 milioni di euro in meno nel 2012 rispetto al 2011).
I pediatri consigliano l'allattamento al seno o il latte adattato almeno per il primo anno di vita.
In realtà, a parte i possibili fenomeni di intolleranza, uno dei motivi della preoccupazione sta nel fatto che la legislazione per i prodotti alimentari specificamente destinati alla prima infanzia è molto più restrittiva se paragonata a quella che riguarda i prodotti alimentari per gli adulti, sicché utilizzando alimenti per adulti più probabilmente il bambino può essere esposto a contaminanti tossici, potenzialmente nocivi per tutti, ma molto più dannosi proprio per i più piccoli.
Commenti
Posta un commento
Allora? Vuoi dirmi che ne pensi?
Grazie per ogni contributo, tieni solo presente che:
* I commenti non inerenti l'argomento del post verranno considerati messaggi personali e privati.
** I commenti contenenti link verranno considerati spam.
*** I commenti contenenti insulti, volgarità e/o attacchi personali a chiunque, non verranno affatto considerati.
I tre generi di commenti sopra elencati non saranno pubblicati o, se erroneamente pubblicati, verranno rimossi appena possibile.
Grazie a tutti per la lettura ed il tempo dedicato al post.
Grazie a quelli che lasceranno una traccia del loro pensiero.