Giornata mondiale senza il tabacco
31/05/2013
Oggi è la giornata mondiale senza tabacco e ricorre il cinquantenario dall'inizio delle prime denunce contro il consumo, con diffusione di dati statistici che ne rivelavano la natura di fattore di rischio in diverse patologie.
Accanto alla informazione a scopo educativo è stata condotta una vera e propria lotta attraverso le campagne antifumo, iniziata appunto il 31 maggio 1963 dalla American Heart Association, che per prima ha dato l'allarme sui gravi danni alla salute prodotti dal fumo.
Oggi insomma celebriamo i 50 anni di guerra alla sigaretta.
Dopo i primi allarmi si sono susseguiti nei vari paesi occidentali provvedimenti che hanno vietato la pubblicità dei prodotti a base di tabacco, hanno introdotto il divieto di fumo in tutti i locali pubblici ed hanno resa obbligatoria la presenza sui prodotti degli avvisi indicanti il danno alla salute procurato dal fumo di sigarette.
Tutti i provvedimenti adottati, secondo l' OMS sono effettivamente risultati efficaci nei paesi che li hanno attuati, producendo una riduzione media del 7% del consumo di tabacco.
Malgrado tutto, l'abitudine al fumo è ancora molto diffusa ed è causa di morte per sei milioni di persone ogni anno, di questi 600.000 sono non fumatori danneggiati dal fumo passivo ...
Oggi è la giornata mondiale senza tabacco e ricorre il cinquantenario dall'inizio delle prime denunce contro il consumo, con diffusione di dati statistici che ne rivelavano la natura di fattore di rischio in diverse patologie.
Accanto alla informazione a scopo educativo è stata condotta una vera e propria lotta attraverso le campagne antifumo, iniziata appunto il 31 maggio 1963 dalla American Heart Association, che per prima ha dato l'allarme sui gravi danni alla salute prodotti dal fumo.
Oggi insomma celebriamo i 50 anni di guerra alla sigaretta.
Dopo i primi allarmi si sono susseguiti nei vari paesi occidentali provvedimenti che hanno vietato la pubblicità dei prodotti a base di tabacco, hanno introdotto il divieto di fumo in tutti i locali pubblici ed hanno resa obbligatoria la presenza sui prodotti degli avvisi indicanti il danno alla salute procurato dal fumo di sigarette.
Tutti i provvedimenti adottati, secondo l' OMS sono effettivamente risultati efficaci nei paesi che li hanno attuati, producendo una riduzione media del 7% del consumo di tabacco.
Malgrado tutto, l'abitudine al fumo è ancora molto diffusa ed è causa di morte per sei milioni di persone ogni anno, di questi 600.000 sono non fumatori danneggiati dal fumo passivo ...
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