Scompare oggi Franca Rame: la sua testimonianza espressa nell'arte.
29/05/2013
Muore oggi ad 84 anni, in casa sua Franca Rame: inutili i soccorsi medici tempestivi, inutili i tentativi di rianimazione, gli operatori intervenuti riescono solo a constatarne la morte. Era malata da tempo: lo scorso anno era stata soccorsa e ricoverata a lungo per un ictus cerebrale, questa volta non ce l'ha fatta.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ne ha espresso il ricordo: "(...) ricordo il suo appassionato impegno civile e rendo omaggio alla continuità del suo apporto fino ai tempi più recenti alla vita artistica e culturale del paese".
Al Senato le è stato tributato un minuto di silenzio dopo l'annuncio della sua scomparsa dato da Pietro Grasso.
Nata il 18 luglio 1929, figlia d'arte, viene a trovarsi sul palcoscenico fin da quanto era in fasce, utilizzata nel ruolo di infante negli spettacoli della compagnia familiare.
Negli anni '50 prova a prodursi nella cosiddetta "rivista" con una sorella.
Nel 1954 sposa Dario Fo: a partire dal '68 i due iniziano a costruire spettacoli di impegno politico e sociale, fondando insieme il gruppo teatrale "La Comune" che lavorava scegliendo in modo del tutto anticonformistico le sedi degli spettacoli (non teatri, ma fabbriche, scuole occupate, case del popolo) portando in scena una satira politica, spesso al centro di polemiche. Una fra tante: "Morte accidentale di un anarchico" racconta la storia di Pinelli. Dagli anni '70 Franca Rame aderisce ai movimenti femministi e firma la "lettera aperta" pubblicata dall'"Espresso" sul caso Pinelli. La cosa avrà un seguito perché nel 1973 l'artista viene sequestrata e stuprata da alcuni esponenti di estrema destra, rimasti peraltro impuniti, per la prescrizione del reato: un processo durato 25 anni!
Nel 1981 riesce a rendere questa terribile esperienza in un lavoro teatrale: "Lo stupro".
Sia lei che il marito sono stati sostenitori del "Soccorso rosso militante" per l'assistenza ai prigionieri politici nelle carceri italiane.
Nel 2006 viene eletta senatrice, ma presto lascia la politica, rinunciando dopo solo 2 anni.
Continua a lavorare in teatro e scrive con Dario Fo un'autobiografia: "Una vita all'improvvisa".
Muore oggi 29 maggio 2013.
Muore oggi ad 84 anni, in casa sua Franca Rame: inutili i soccorsi medici tempestivi, inutili i tentativi di rianimazione, gli operatori intervenuti riescono solo a constatarne la morte. Era malata da tempo: lo scorso anno era stata soccorsa e ricoverata a lungo per un ictus cerebrale, questa volta non ce l'ha fatta.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ne ha espresso il ricordo: "(...) ricordo il suo appassionato impegno civile e rendo omaggio alla continuità del suo apporto fino ai tempi più recenti alla vita artistica e culturale del paese".
Al Senato le è stato tributato un minuto di silenzio dopo l'annuncio della sua scomparsa dato da Pietro Grasso.
Nata il 18 luglio 1929, figlia d'arte, viene a trovarsi sul palcoscenico fin da quanto era in fasce, utilizzata nel ruolo di infante negli spettacoli della compagnia familiare.
Negli anni '50 prova a prodursi nella cosiddetta "rivista" con una sorella.
Nel 1954 sposa Dario Fo: a partire dal '68 i due iniziano a costruire spettacoli di impegno politico e sociale, fondando insieme il gruppo teatrale "La Comune" che lavorava scegliendo in modo del tutto anticonformistico le sedi degli spettacoli (non teatri, ma fabbriche, scuole occupate, case del popolo) portando in scena una satira politica, spesso al centro di polemiche. Una fra tante: "Morte accidentale di un anarchico" racconta la storia di Pinelli. Dagli anni '70 Franca Rame aderisce ai movimenti femministi e firma la "lettera aperta" pubblicata dall'"Espresso" sul caso Pinelli. La cosa avrà un seguito perché nel 1973 l'artista viene sequestrata e stuprata da alcuni esponenti di estrema destra, rimasti peraltro impuniti, per la prescrizione del reato: un processo durato 25 anni!
Nel 1981 riesce a rendere questa terribile esperienza in un lavoro teatrale: "Lo stupro".
Sia lei che il marito sono stati sostenitori del "Soccorso rosso militante" per l'assistenza ai prigionieri politici nelle carceri italiane.
Nel 2006 viene eletta senatrice, ma presto lascia la politica, rinunciando dopo solo 2 anni.
Continua a lavorare in teatro e scrive con Dario Fo un'autobiografia: "Una vita all'improvvisa".
Muore oggi 29 maggio 2013.
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