Otto minori ed anche Facebook sotto accusa per il suicidio di Carolina
Carolina è la ragazzina quattordicenne di Novara, che nella notte tra il 4 ed il 5 gennaio scorso, senza pensarci su due volte, ha messo fine alla sua vita, gettandosi dal balcone di casa.
Un'atrocità che i congiunti e l'opinione pubblica non sanno, né possono perdonare a nessuno: nessuno di quelli, minori od adulti, che abbiano contribuito a generare nell'animo di questa bambina una disperazione così sorda ed assurda da voler scegliere la morte.
Oggi, nell'ambito delle indagini legate a questa morte, sono stati iscritti tra gli indagati otto ragazzi di Novara di età compresa tra i 15 ed i 17 anni, per istigazione al suicidio e possesso di materiale pedopornografico, ma la famiglia accusa anche (e forse soprattutto) il noto social facebook responsabile del mancato controllo e dell'assenza di una adeguata capacità e/o volontà di tutela per i minori che sono iscritti al social, avendo di fatto aderito ad un contratto che non hanno la capacità giuridica di sottoscrivere, proprio in quanto minori.
Facebook viene accusato di omesso controllo e vigilanza: sembra che i giovani persecutori di Carolina, infatti, avessero diffuso alcuni filmati.
La ragazza la sera del suicidio aveva partecipato ad una festa: nessuno aveva notato nulla di insolito ...
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